// stai leggendo...

Omnia

Diario di guerra

3 Maggio 1999

7 aprile 1999, ore 23:39

Panico a Pancevo

Ciao a tutti,
Come vi ho già detto in alcune lettere precedenti qui a Pancevo c’e’ molta paura per una possibile catastrofe ecologica… Ogni volta che cadono le bombe le persone guardano alla zona meridionale della citta’ (quella industriale)… Molto spesso gli amici ci chiamano (perche’ viviamo vicino a quell’area) per chiederci se l’hanno gia’ bombardata… Oggi le persone erano ancor piu’ preoccupate dopo che il sindaco è apparso alla radio e televisione locali e ha detto che dovremmo prepararci per la potenziale pericolosità della situazione, e si è raccomandato che chiunque non abbia obblighi particolari dovrebbe lasciare la citta’ o andare da amici o parenti in campagna… Anche se nelle scorse due settimane siamo stati abituati a tutti i tipi di cattive notizie, questo ci è sembrato un avvertimento piuttosto serio… Il panico sta dilagando per tutta la città, e abbiamo incontrato molte persone che stavano cercando di uscire da Pancevo…

Hanno dovuto fare degli altri annunci speciali radio/tv, cercando di calmare l’atmosfera per prevenire il panico, perche’ sembra che neanche il sindaco immaginasse una simile reazione alle sue parole… Mentre scrivo queste righe (22:30) c’e’ lo stato di emergenza, ma non riesco a vedere nessuno fuori dal nostro palazzo, nonostante che negli scorsi giorni molte persone del vicinato uscivano dai rifugi durante i bombardamenti per guardarli o cercare di vedere gli aereoplani della Nato (qualche volta sembrano dei piccoli puntini luminosi che si muovono nel cielo). Questa notte c’e’ una quiete inconsueta… Naturalmente le persone si sono preoccupate anche dopo aver visto che la raffineria di Novi Sad (che è molto più piccola di quella che abbiamo qui) è stata colpita due volte, mentre la raffineria di Pancevo è stata colpita finora solo una volta… Pero’ sarebbe stato ancora piu’ allarmante un incidente agli stabilimenti industriali vicini alla raffineria dove si lavorano gas altamente tossici… Molte persone con le quali ho parlato erano preoccupate dopo aver sentito del bombardamento che ha distrutto un intero isolato di case in Aleksinac, una piccola citta’ nel sud della Serbia… Anche la Nato ha confermato ufficialmente che poteva essere un “errore tecnico” o “il risultato della distruzione del missile da parte del sistema di difesa serbo”… Sulla tv hanno mostrato una delle persone sopravvissute al bombardamento. Ha detto:

“Mi stavo chiedendo perche’ mai è successo. Non ho fatto niente. Ero solo seduto nella mia casa e un attimo dopo una bomba ci è caduta sopra”. Stavo pensando che ha detto una cosa che molti di noi sentono… Parlando di “errori” e altre cose simili connesse con i raid della Nato, che sono teoricamente mirati ad obiettivi militari, è stato fatto notare che diversi missili sono caduti non solo su obiettivi civili, ma persino sul territorio di paesi confinanti (Bulgaria, Macedonia e Albania)… Non sono un esperto militare, e non so che cosa possa aver provocato quel tipo di errore, ma per molti è una prova che non si puo’ mai sapere dove cadra’ un missile dopo che è stato lanciato… Oggi molte persone di Novi Sad sono andate sull’unico ponte rimasto in citta’ (danneggiato due giorni fa da un missile della Nato) e hanno creato una catena umana per proteggere il ponte dal bombardamento… Lo stesso tipo di gesto è stato fatto per i ponti di Belgrado.
Ci vediamo presto,

Sasa


13 aprile 1999, ore 01:49

La raffineria bombardata due volte

Siamo al secondo giorno della Pasqua Ortodossa… E che giorno… Per prima cosa siamo stati svegliati alle 3:30 del mattino da una forte esplosione. Hanno bombardato di nuovo la raffinesia di Pancevo! Tutti se lo aspettavano, e molte persone avevano già lasciato la città — soprattutto chi aveva figli piccoli — temendo il disastro ecologico… L’aereo della Nato è rimasto sopra l’obiettivo per 15 minuti prima di sganciare le tre bombe. L’orizzonte è diventato subito apocalitticamente rosso… Alte fiamme e fumo… Più e più esplosioni e fuoco… Ma siamo stati fortunati, perché il vento ha portato il fumo nella direzione opposta alla città e ai vicini villaggi, così non c’è stato bisogno di evacuare… La raffineria è bruciata fino al pomeriggio… Alla sera l’odore ancora si avvertiva fino a Belgrado…

È stato un sollievo, perché tutti si aspettavano i nuovi bombardamenti… Poi, poco dopo le 22:30, ho sentito i colpi dell’antiaerea serba, e il rumore di aerei Nato… Tutti sono andati sui balconi, urlando e tifando perché sembrava che qualche missile Nato (o aereo?) era stato distrutto… Ma presto abbiamo sentito un’esplosione, e abbiamo capito che avevano bombardato la raffineria un’altra volta! E ancora una volta siamo stati fortunati: nonostante il vento soffiasse nella direzione del centro della città il fumo nero si è diretto verso l’alto… Mentre scrivo queste righe, i pompieri hanno circondato la raffineria, ma ancora non si sono attivati perché i raid della Nato proseguono… Oggi uno dei ponti di Grdulicka Klisura, nel sud della Serbia, è stato bombardato dalla Nato mentre un treno con una cinquantina di passeggeri ci stava passando sopra… Fino ad ora dieci persone sono state trovate morte nelle carrozze colpite, e molte altre erano ferite…

La follia ci circonda da ogni lato… Ieri Slavko Curuvija, direttore del quotidiano indipendente e del magazine bi-settimanale di Belgrado, è stato assassinato davanti casa nel centro della città… Qualcuno sta utilizzando la scusa della guerra per strangolare le voci “diverse” in Serbia? Chi è il prossimo? Molte domande, mentre sento nuove esplosioni…
Ciao

Sasa


14 aprile 1999, ore 00:24

La raffineria e il monastero

Dove ci sta portando tutto questo? La raffineria di Pancevo stava ancora bruciando la scorsa notte quando alle 5:33 del mattino siamo stati svegliati dalla piu’ grossa esplosione sentita finora… E poco dopo, alle 5:50, un’altro missile è caduto sulla stessa installazione, con un’esplosione della stessa intensita’… Per pura coincidenza Gordana è dovuta andare a lavoro un po’ piu’ tardi del solito… Il suo autobus passa vicino alla raffineria, esattamente alla stessa ora del primo bombardamento (lavora dalle 6 del mattino alle 2 del pomeriggio ma dovranno cambiare capannone, sta diventando pericoloso)! Quando è arrivata a lavoro ha trovato qualche suo collega che era sull’autobus quando la bomba gli è caduta a neanche 500 metri. Scopriremo altri “dettagli” domani. L’unica cosa buona degli ultimi due missili è che, nonostante la forte esplosione, non hanno prodotto nubi tossicche o nuvole di fumo, che sarebbero state pericolose per l’intera citta’ e per i paesi delle vicinanze… Tutti sono scossi per il numero di missili che sono caduti sull’area industriale della citta’ in soli due giorni… Alcuni dei nostri vicini lavorano alla raffineria, e stavano li’ a guardare mentre il loro posto di lavoro veniva fatto a pezzi. Durante e dopo la guerra nella ex-Yugoslavia e le sanzioni economiche contro la Serbia, la raffineria di petrolio è stata una delle poche imprese in citta’ che davano un guadagno economico.

Oltre al fatto che l’intero complesso di stabilimenti è stato costruito troppo vicino alla citta’, un’altra cosa che evidenzia l’incredibile ignoranza dei progettisti dell’era di Tito è che la raffineria di petrolio è stata costruita attorno ad un monastero ortodosso costruito (secondo le leggende) nel XIII.o secolo! Il vecchio monastero circondato dalla raffineria di petrolio è una delle cose piu’ surreali che potete vedere. Le bombe che vi esplodono attorno rendono il tutto ancora piu’ irreale… è anche piuttosto ironico che nessuno ha detto niente riguardo le condizioni del monastero dopo i bombardamenti, abbiamo solo sentito dire che si sono rotti i vetri, che è una cosa tipica che succede alle costruzioni vicino al punto d’impatto di un missile. Parlo sempre meno di fumetti nelle mie lettere… e non mi piace.
Un saluto

Sasa


14 aprile 1999

Una bella giornata?

Ciao a tutti,
Oggi sono andato in giro per la citta’ sulla mia bicicletta, ed era una bella giornata primaverile… Ho visto un gatto inseguire un topo nell’erba vicino al campo profughi della citta’… Il campo è sistemato in un complesso di vecchie caserme dell’esercito ed è pieno di rifugiati serbi provenienti dalla Bosnia e dalla Croazia, buttati fuori dalle loro case solo per finire in un paese dove devono temere i bombardamenti… Stavo pensando alle realta’ “parallele” perche’ mentre io non posso fare a meno di essere felice per la primavera nello stesso momento c’e’ qualche evento apocalittico che sta accadendo da qualche parte del paese… Piu’ tardi ho alla tv la registrazione di un attacco Nato alla citta’ di Valjevo. La macchina da presa è rimasta ferma per 15 minuti, e si potevano vedere le esplosioni e le nubi a fungo svilupparsi in lontananza da un momento all’altro. E per tutto il tempo si potevano sentire gli uccelli cinguettare le loro dolci canzoni dal prato vicino alla macchina da presa. Piu’ tardi ho visto le immagini del convoglio di poveri rifugiati albanesi, buttati fuori dalle loro case, che per qualche motivo sono stati bombardati dai missili della Nato… Piu’ di 60 persone sono morte… Un orrore… In questa parte del mondo tutti devono convivere con l’assurdo, con il continuo strabordare degli eventi.

Ieri hanno bombardato le caserme abbandonate dell’esercito nei sobborghi di Belgrado, vicino all’obiettivo c’era un ospedale con molte persone (da tutta la Serbia) che erano state ferite in precedenti attacchi della Nato!… L’edificio è stato danneggiato dall’esplosione e i vetri rotti sono finiti addosso ai pazienti, mentre in una stanza il controsoffitto è caduto su un malato…

Per passare a cose piu’ leggere, ho ricevuto il menabo’ del mio nuovo albo a fumetti (Psiconauta n. 3) che uscira’ per un piccolo editore negli Stati Uniti (MosterPants Comics) e sara’ aiutato da una piccola casa di produzione video (la Freight Films). Il pacco con il menabo’ è stata una delle ultime cose che ho ricevuto dall’estero dall’inizio della guerra, anche perché il servizio postale funziona a singhiozzo… La cosa divertente è che non sono mai neanche stato negli Usa, anche se ho molti amici americani e molti dei miei fumetti sono stati pubblicati li’ per la prima volta. Ho pensato che è un bene che mentre i nostri governi pianificano le loro piccole sporche guerre, noi fumettisti indipendenti riusciamo ancora a collaborare e a capirci cosi’ bene…
Saluti a tutti

Sasa


15 aprile 1999

Volantini, bombe e patrioti

Ciao
Gordana è tornata oggi dal lavoro (fa l’agronoma) dove hanno visto dei volantini piovere dal cielo. Sono risultati essere dei volantini… di propaganda della Nato, scritti in serbo, con il logo Nato e l’annuncio “Ti vogliamo parlare”! Ha ha, sembrava iconografia della seconda guerra mondiale, qualcosa che tutti ricordiamo dai vecchi film in bianco e nero… Non ci si aspetterebbe questa roba da quei sofisticati della Nato. Comunque mi tengo i volantini per la mia collezione!

Dall’altra parte i programmi tv sono pieni di insulti e propaganda bellica, neanche questa troppo lontana dalla seconda guerra mondiale… Ricordo che quando sono iniziati i bombardamenti, ho sentito la speaker del tg serbo chiamare Clinton un “mediocre sassofonista”. Stavo pensando, se veramente volevano sembrare offensivi, perche’ non lo hanno semplicemente definito un “pessimo sassofonista”?

È tutto piuttosto stupido. E la cosa piu’ stupida sono le canzoni “patriottiche”, fatte con lo stile del “band aid”, con tutti quei noiosi cantanti pop che si mettono in posa per le telecamere. Ho sempre trovato quei progetti di “band aid” noiosi fino alle lacrime, ed in cima alla tragedia dobbiamo vederci i loro video clip piu’ e piu’ volte… Per non parlare del fatto che persino Michael Jackson, come mi ha detto un amico, ha gia’ registrato una canzone sui profughi del Kosovo… è vero quel che dicono: la guerra è un inferno!

Ooops! Mentre stavo scrivendo sono stato interrotto da un’esplosione. Diversi missili Nato hanno colpito la zona industriale nella parte meridionale di Pancevo! Questa volta era vicino casa, meno di 1 chilometro, e abbiamo sentito una forte vibrazione, ma fortunatamente i vetri delle finestre hanno resistito… è stato pericoloso perche’ hanno colpito la fabbrica di fertilizzanti chimici (dove si lavorano sostanze tossiche) e gli stabilimenti petrolchimici durante lo stesso attacco! è sembrato soprannaturale, con queste tre lingue di fuoco enormi, e pochi minuti dopo il suono delle esplosioni le persone correvano alle macchine per carcare di uscire dalla citta’… Il fumo si è diretto verso un quartiere chiamato Topola e l’annuncio alla radio dava alle persone le istruzioni per lasciare le proprie case e dirigersi in altre zone… Io e Gordana siamo andati sul tetto del palazzo, dove i giovani si incontrano per guardare tutti insieme il triste spettacolo… Naturalmente tra breve l’economia della citta’ sara’ completamente rovinata. Alla radio davano notizia di altri ponti e altri stabilimenti industriali colpiti in tutto il paese, e di altri morti… Un’altra notte in Serbia.
Ciao

Sasa


19 aprile 1999

La nuvola nera

Ciao!
Sto ancora cercando di dimenticare il “grande botto” su Pancevo, due notti fa. L’esplosione è stata vista a Cacak, una citta’ a 200 km da qui… E le bombe sono cadute su una fabbrica che dista circa 700 metri dalla nostra casa… Potete immaginare tutte quelle bombe sganciate su diverse fabbriche (alcune con materiali infiammabili, ecc) che esplodono tutte assieme? La raffineria sta ancora bruciando, due giorni dopo il bombardamento, posso vedere le fiamme alte come un palazzo… E una grande nube di fume nero che si alza nel cielo.

Ieri la nuvola di fumo nero era enorme e si vedeva fin da Belgrado, a 17 chilometri di distanza. Doveva misurare diversi chilometri, abbiamo provato a fare una foto, ma non era inquadrabile senza una macchinetta panoramica o qualcosa di simile.

Con Gordana siamo andati in un cimitero che dista 4 o 5 chilometri dalla raffineria e abbiamo notato uno spesso strato di fuliggine sulle pietre tombali. Mentre stavamo li’ ho visto piovere dal cielo un piccolo oggetto bianco. Sulle prime ho pensato che poteva essere un cosiddetto “localizzatore”, una sorta dispositivo radio che viene lanciato dagli aerei Nato e che serve per tracciare la rotta dei missili (almeno penso, vi ho gia’ detto che non sono molto bravo in queste cose). Generalmente ha anche un piccolo paracadute e questi apparecchi si trovano spesso nei campi attorno alla citta’… In ogni modo quando mi sono avvicinato l’oggetto si è rivelato essere un pezzo di gommapiuma, che probabilmente il vento ha trasportato li’ dalla raffineria. I pompieri usano la gommapiuma per controllare l’incendio… Ieri stavano disinnescando bombe inesplose in qualche posto vicino Belgrado. Ci sono stati molti casi di missili inesplosi, trovati nei posti piu’ bizzarri.

Parlando di cose bizzarre, una tragica peculiarita’ si è verificata due notti fa, durante il bombardamento di Batajnica, vicino Belgrado. Una bomba dopo essere esplosa ha lanciato piccoli pezzi di metallo che hanno ferito cinque persone, ed una scheggia è penetrata nel bagno di una casa vicina attraverso la finestra uccidendo una bambina di tre anni!
Alla prossima

Sasa


20 aprile 1999

Ciao a tutti!
E stata una bella giornata di sole ieri, molto adatta — come abbiamo imparato — per i bombardamenti. Stavo provando a non pensarci e a rilassare la mia mente in qualche modo: ho ascoltato i dischi del “Bonzo Dog Band” per molte ore e ho fatto qualche disegno… Proprio nelle prime ore serali il cielo ha iniziato ad rannuvolarsi e la notte in questa parte del paese è stata stranamente quieta. In ogni modo la citta’ di Nis, nel sud della Serbia, è stata un bersaglio Nato, con le sue industrie di tabacco ormai completamente distrutte… Alcuni missili sono caduti anche nella zona suburbana, dove abitano le famiglie povere.

Tornando a Pancevo, subito dopo che l’allarme sui materiali tossici è finito (ma è finito?), si è scoperto un nuovo pericolo — questa volta di materiali esplosivi che ancora si trovano nell’impianto petrolchimico… Le persone che abitano in parti della citta’ vicine allo stabilimento adesso sono state invitate ad evacuare — almeno durante i raid — per posti piu’ sicuri, e gli autobus li portano in scuole o palestre… Il nostro palazzo è proprio sul confine tra l’area pericolosa e quella “più sicura”. Inoltre tutte le persone che abitano l’area pericolosa sono state invitate a non mangiare i prodotti dei loro orti finche’ non saranno analizzati da esperti. Ho letto di alcune persone che abitano nella zona della foresta che hanno visto un missile Nato inesploso finire su terreni incolti. Casualmente mentre gli abitanti cercavano il missile si sono imbattuti in un residuato bellico, un cannone della Seconda Guerra Mondiale! C’erano loro foto con le due armi, la vecchia e la nuova, e cosi’ sono balzati all’attenzione della cronaca… C’e’ un altro aneddoto che riguarda un anziano della citta’ di Kursumlija che anziche’ scendere nei rifugi con la famiglia ha preferito rimanere nel suo letto a dormire durante i raid della Nato. Per qualche motivo un missile è caduto su una baracca vuota li’ vicino provocando un cratere di venti metri. La casa è quasi crollata, e parte del soffitto è venuto giù, ma l’anziano è rimasto illeso nel suo letto… “Ho aperto gli occhi e sopra di me ho visto il cielo anziche’ il soffitto”. Cosa accadrà dopo?

Sasa


21 aprile 1999

Ancora sulle bombe

Ciao
L’altro giorno mi sono messo a guardare le mie vecchie videocassette con i classici dei cartoni animati, tutta roba degli anni ‘40… Materiale bellissimo di Tex Avery, Bob Clampett, ecc… Sono sempre stato sorpreso che alcuni dei più folli e divertenti cartoni animati sono stati prodotti esattamente durante la Seconda Guerra Mondiale, uno dei piu’ oscuri periodi dell’umanita’… Ma ora, durante lo scompiglio che attraversa il mio paese alla fine del ventesimo secolo, riesco a capire che lo squallore della situazione sta producendo un grande bisogno di humor, probabilmente è una reazione naturale, forse è solo la necessita’ d’equilibrio della nostra psiche che utilizza le ultime riserve di vitalita’ in periodi di crisi… O forse sbaglio del tutto, visto che molte delle persone che conosco sono solo tristi e melanconiche, e si sentono piccole e inutili. Stamattina presto la Nato ha bombardato un grattacielo a Belgrado dove erano collocate alcune delle emittenti televisive serbe piu’ brutte e oltraggiose, insieme al quartier generale del partito di Milosevic. Lo ammetto! Lo ammetto! Sono stato uno di quelli che hanno coltivato vivide fantasie di tirare personalmente una bella bomba sullo stesso edificio, un milione di volte. Ma adesso che ho visto tirare una vera bomba (tre per l’esattezza) posso capire quanto ero stupido… Perche’ — sapete — è solo un grattacielo! Un grattacielo non è nient’altro che un grattacielo, e se si bombarda un ufficio, solo perche’ non si è d’accordo con la politica delle persone che ci lavorano dentro, potete star certi che: 1.) siete sciocchi e 2.) non avete risolto il problema, amici miei. Tra i primi a protestare contro questo insensato bombardamento è stata la “Alleanza serba dei giornalisti indipendenti”, gente proveniente dai media indipendenti, che ha speso anni sotto l’oppressione delle stesse persone che camminavano per i corridoi del grattacielo che è stato bombardato… Un’altra “gloriosa” azione odierna della Nato è stato il bombardamento dell’ultimo ponte rimasto nella città di Novi Sad. Il missile ha lasciato un grande buco nella struttura del ponte. Novi Sad è la capitale della provincia settentrionale serba della Vojvodina, un posto con una ricca scena culturale e alternativa, una pacifica e multietnica citta’ che ho sempre visitato con piacere. Infine, parlando di bombe, ecco un aneddotto riguardante un missile caduto vicino al villaggio di Ribnica, nel sud della Serbia, che ha ferito gravemente due persone. La bomba conteneva un messaggio scritto a mano dal mittente: “Tempi cattivi. Non è bello. Ci vediamo ragazzi. Io torno a casa. Eric N., Italia”; accanto il numero di serie della bomba Nato, che era 30003 70 4 AS 4829 MFP 96214 (AP). Il missile ha ferito un agricoltore e la figlia sedicenne, che ha la testa fratturata in diversi punti e versa in condizioni critiche… Ci vediamo presto…

Sasa


22 aprile 1999

Il dettaglio divertente

Ciao,
Come molte altre volte Gordana ha comprato una dozzina di uova dalla signora che ha un piccolo pollaio in un villaggio vicino… Quando ha portato le uova a casa abbiamo notato che erano stranamente piccole. Piu’ tardi abbiamo scoperto che le galline sono state disturbate dalle numerose esplosioni (la fattoria è a 200 metri da uno degli impianti bombardati!) e hanno iniziato a deporre uova piu’ piccole… Un dettaglio piuttosto divertente. Hanno detto che dopo che la Nato ha distrutto le fabbriche ci saranno 10.000 lavoratori disoccupati solo nella mia citta’. Per non parlare del fatto che costruire una raffineria porta via molti anni, se avete i soldi per pagarla, ovviamente. L’intera popolazione era strettamente dipendente dalle industrie che sono state distrutte durante i bombardamenti, quelle rimanenti erano gia’ state distrutte dagli anni di sanzioni economiche. Oltretutto piu’ di 20 ponti in tutto il paese sono stati fatti a pezzi cosi’ come molte altre importanti risorse industriali e infrastrutture di comunicazione, che non avevano praticamente niente a che fare con i militari. Le persone — povere e spaventate — diventeranno ancora piu’ folli e agiranno definitivamente in maniera ancor piu’ irrazionale, e cosi’ si prenderanno una nuova razione di bombe dagli angeli che si aggirano nei cieli notturni, ed il mondo civile scoprira’ via via sempre piu’ motivi per distruggere la razza di selvaggi alla quale appartengo…

Strane cose stanno accadendo con la posta ordinaria inviata in Serbia. Ho ricevuto un paio di lettere dall’Italia e dagli Stati Uniti, in ritardo, ma so che alcune altre lettere spedite sono o molto in ritardo oppure perse del tutto. Sono stato informato che il servizio postale in Usa e Gran Bretagna rifiuta le lettere per la Serbia. Kjartan Arnorsson, un fumettista islandese, mi ha spedito una piccola lettera che gli è tornata indietro con una nota in danese che spiegava che il servizio postale verso la Serbia è stato sospeso per il momento. Cose simili sono successe ad una lettera inviata da un disegnatore russo che vive a Berlino, Ilya Kitup. La lettera è tornata al mittente e Ilya l’ha mandata tramite l’e-mail di un amico dicendo: “Non vi avevo messo dentro nessuna bomba per l’esercito serbo, ne’ avevo allegato mappe strategiche”. Questo è veramente strano, ho sentito che neanche durante la Seconda Guerra Mondiale il servizio postale era mai stato interrotto… (Uhm… troppi paragoni con la Seconda Guerra Mondiale nelle mie lettere). Durante le sanzioni contro la Serbia, uno dei provvedimenti piu’ meschini era stato quello di sospendere il servizio postale. Queste misure sono veramente stupide, soprattutto se vi rendete conto che oggigiorno la maggior parte delle informazioni viaggia tramite internet, fax, e telefono. La posta cartacea è sempre stata il simbolo di un intimo scambio di idee tra le persone, e sospenderla è un atto incivile in se’, anche se viene dal quartier generale del mondo “civile”. Cosa pensano? Che la Serbia è abitata da 11 milioni di cloni di Slobodan Milosevic? Lee Kennedy ha cercato di mandarmi una videocassetta con i nuovi episodi dei Simpson ma senza successo. Dannazione! Qualcuno nella Nato probabilmente ha scoperto la nostra piccola cospirazione. Il fatto è che miss Kennedy lavora come centralinista al Teatro dell’Opera di Londra e nel suo tempo libero disegna fumetti. Durante la notte dirige il suo studio di animazione segreto, dove importanti codici e informazioni segretate sono nascoste in innocenti sequenze di buffi cartoni animati. Quando la videocassetta arriva a Pancevo è decrittata e utilizzata dall’antiaerea serba per distruggere gli aerei invisibili della Nato… Proprio mentre scrivo queste righe sto ascoltando le notizie alla radio, e sembra che la Nato sta lanciando missili sulla città di Uzice, vicino all’ufficio postale (ma non so quale sia l’obiettivo reale)… Nel Kosovo gli uffici postali sono gia’ stati distrutti naturalmente.. Oh be’…
Saluti,

Sasa


24 aprile 1999

Adolf Hitler

Cari amici,
Ho perso la nozione del tempo. Alla fine di aprile io e Gordana avremmo dovuto essere a Milano, in Italia, ad una manifestazione culturale chiamata “Happening Underground”… La manifestazione è ospitata in un posto chiamato Centro Sociale Leonkavallo (“Centro sociale” è il termine italiano che definisce i centri giovanili occupati dove diverse attivita’ culturali sono messe in moto). Naturalmente con la guerra in corso non possiamo lasciare il paese… E una volta che saremo liberi di andare a trovare i nostri amici all’estero solo Dio sa come sara’ il nostro viaggio, dopo che le strade, i ponti e gli aeroporti del mio paese sono stati bombardati, e ci sara’ ancor piu’ distruzione in futuro… Quaranta ore dopo il bombardamento le squadre d’emergenza stanno ancora scavando tra quel che resta della tv serba alla ricerca di sopravvisuti… Nelle ultime ore hanno ritrovato altri sei corpi, ma sembra che ci siano persone ancora vive intrappolate sotto le macerie… Dal notiziario sentiamo che altri missili della Nato stanno colpendo Pristina, capitale del Kosovo… Altre bombe cadono sulle citta’ del sud della Serbia… Il tempo nuvoloso è probabilmente la nostra unica protezione dalle bombe che cadono dal cielo al posto della pioggia, che adesso batte alla mia finestra… Ha ha, sto diventando poetico. L’altro giorno stavo riflettendo sul fatto che la propaganda di tutte e due le parti paragona il nemico ai nazisti della Seconda Guerra Mondiale, e il leader della parte avversa è spesso apostrofato come il nuovo “Adolf Hitler”, o qualcosa del genere. Questo riflette semplicemente il vecchio concetto del “o bianco o nero”, che domina ancora da ogni parte! Per le persone del ventesimo secolo Hitler è la versione moderna delle antiche credenze religiose su Satana, come la radice di ogni male. Il fine giustifica i mezzi, e se chiamate qualcuno un “Hitler” significa che avete tutti i diritti ad ucciderlo, o bruciare la sua citta’, torturare il suo cane e potete ancora sentirvi dei santi… I bombardamenti alleati sulle citta’ tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale e le bombe atomiche sganciate sulle citta’ giapponesi portarono esattamente le stesse sofferenze alle persone innocenti quanto i crimini innominabili del sistema nazista… Ovviamente stiamo vivendo ancora in un mondo dove i conflitti vengono ancora risolti utilizzando quasi esclusivamente le bombe o la forza bruta… Siamo una civilta’ malata e selvaggia, e ci nascondiamo dietro alle parole pompose e alle brutte facce di chi ci governa… Se c’e’ stato qualcosa di evidente durante questa guerra contro il mio paese è che alla fine del ventesimo secolo il sistema è ancora più forte delle persone che si suppone lo formino… Le vittime di questo conflitto sono piccole persone comuni, e non fa niente se sono serbi, albanesi o soldati della Nato… E mentre tutti i delitti sono compiuti in loro nome, sono stati progettati ed eseguiti dal sistema… è il sistema ad essere malato, non le persone. Saluti.

Sasa


3 Maggio 1999

Sono tornato!

Stiamo bene… Scrivo molto rapidamente perché adesso ne abbiamo la possibilità, ma non so per quanto tempo lo potrò fare… Ieri dopo un altro bombardamento della Nato quasi l’intera Serbia è stata lasciata senza elettricità (e senza acqua corrente, visto che è collegato). Noi al momento abbiamo sia la corrente che l’acqua, perlomeno in questa parte della città, ma non so quanto durerà (dicono probabilmente molto poco), e se le stesse attrezzature saranno nuovamente bombardate tra poco. La settimana scorsa, vi ho lasciato, semplicemente perché il mio computer era rotto. È un menagramo… Quando finalmente un appassionato di computer mio amico è venuto a vederlo, è uscito fuori che l’hard disk era morto… Ho perso tutto quello che c’era dentro. Dannazione. E devo comprare un nuovo hard disk (anche se di seconda mano)… Circa 20 minuti dopo che era stato installato l’hard disk, è successo che la Nato ha bombardato gli impianti elettrici, ed io ero nuovamente impossibilitato ad usarlo…
Ad ogni modo, la scorsa settimana, Pancevo è stata bombardata soltanto un paio di volte. Una delle bombe è caduta nel centro della città, nel parco di fronte all’ospedale… È stato un altro errore della Nato, o il proiettile è stato colpito dalla contraerea (non lo so ancora). Per una coincidenza o un miracolo, due persone (che erano in macchina, molto vicino al posto dove è caduta la bomba) sono rimaste incolumi nell’incidente, nonostante la macchina fosse danneggiata. Due delle edicole vicine sono state distrutte, c’è un buco nel pavimento di cemento armato e alberi rotti nel parco… La parte amministrativa dell’ospedale è stata demolita, e — a soli 50 metri da li’ — c’è il reparto maternità dove una donna ha partorito due gemelli, intorno all’ora dell’esplosione! Dei nostri cari amici (Olivera e Rade) vivono in una casa a soli 30 metri dal posto che è stato bombardato. Erano in casa quando è successo il fatto, e hanno sentito un rumore terribile, prima che la loro stanza s’illuminasse improvvisamente, come fosse giorno e non l’una di notte…
Ciononostante Olivera era sembrava contenta quando Gordana ci ha parlato, contenta d’essere viva nonostante tutto… Ci sono stati solo dei danni minori alla casa, fortunatamente. È ovvio che molti obiettivi civili sono stati colpiti dalla Nato, compresi due autobus pieni di persone in Kosovo, una scena orribile… Passando a cose più leggere, l’altro giorno, i ragazzi della fanzine Kulturbunt di Pancevo, hanno organizzato una proiezione di quattro cortometraggi girati durante le scorse settimane. Il più interessante consisteva di spezzoni del film 1984 basato sul libro di Orwell trasmesso dalla Tv locale, e interrotto dalla notizia dei bombardamenti di Pancevo, e della catastrofe ecologica che ha prodotto… Proverò a spedire altri messaggi appena sarà possibile. Stiamo provando a cuocere più cibo possibile in breve tempo, preparare caffè ecc. Dannazione, è così prosaico. Bye

Sasa Rakezic
> P.F.163
> 26000 Pancevo
> Yugoslavia /Serbia/
> zograf@pancevo.com> zograf@panet.bits.net> Ciao Lorenzo –
> Hey, million thanks for
> puting my stuff on the
> web… Feel free to use
> just whatever you want.
> I can’t believe that
> people are really
> interested to read
> those confusingletters
> of mine…

> Con afetto
> Sasa + Gordana

Sandro Bonifazi è riuscito a contattare telefonicamente Aleksandar “Sasa” Zograf la sera di lunedì 29 marzo. Ecco il resoconto della telefonata. 

29 marzo 1999
ore 00:35


Ciao a tutti,
Ho parlato a Sasa questo pomeriggio: lui e Gordana stanno bene. Sfortunatamente il suo computer è fuori uso probabilmente a causa della bassa tensione della linea elettrica. E’ stato alla sede del movimento pacifista di Pancevo per cercare di utilizzare i loro computer ma avevano problemi con dei virus, che potrebbero essere un’altra spiegazione del black-out. Gli aerei della Nato stanno ancora bombardando Pancevo, ripassando più volte sugli stessi obiettivi, ma non risultano vittime in città. Sasa e Gordana rimangono nel loro palazzo durante gli attacchi: dicono che probabilmente è ancora più sicuro che camminare fino al seminterrato più vicino (non c’è benzina per i civili e così non possono usare auto o bus). Molti loro amici fanno la stessa cosa. Sasa mi ha detto che mentre i raid proseguono Milosevic diventa più forte che mai e alla luce di questo difficilmente cambierà politica. Non c’è alcuna informazione sui fatti del Kosovo e Sasa è preoccupato perché, anche senza considerare l’esercito Serbo, ci sono armi in ogni casa e potrebbe diventare “ognuno contro l’altro e Dio contro tutti”. Hanno sentito parlare di questa “fase 2” della Nato, ma credono che sarà impossibile distruggere i carri armati e i soldati perché fin dall’inizio del conflitto si sono sparpagliati per i boschi, nascondendosi. Non sa quanto tempo passerà prima di essere in grado di inviare una email ma il suo telefono continua a funzionare abbastanza bene. Ciao.

Sandro Bonifazi

Traduzione dall’inglese: Dario Morgante / Kerosene
Kerosene, rivista di fumetti
via roncegno 32 – 00135 roma
06.35511051 – 06.35059861 – <
kerosene.comic@flashnet.it>

Commenti

Non ci sono ancora commenti

Lascia un commento

Fucine Mute newsletter

Resta aggiornato! Inserisci la tua e-mail:


Leggi la rubrica: Viator in fabula

Articoli recenti

Pen Lettori Trieste: Punto di fuga di Mikhail Shishkin

Pen Lettori Trieste: Punto di fuga di...

Doc nelle tue mani 3: che il flashback sia con voi (fino allo sfinimento)

Doc nelle tue mani 3: che il...

Trieste Film Festival 2024

Trieste Film Festival 2024

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (II)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (I)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro Stabile Sloveno di Trieste

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro...

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con Pera Toons

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con...

Lucca (meno) Comics & (più) Games 2023:...

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide Barzi

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide...

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a Matteo Pollone

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a...

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad Andrea Plazzi

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad...

I quarant’anni della “scatola rossa”

I quarant’anni della “scatola rossa”

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995): la letteratura come seduzione

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995):...

Good Omens 2: amore e altri disastri

Good Omens 2: amore e altri disastri

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen King

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen...

The Phantom of The Opera per la prima volta in Italia

The Phantom of The Opera per la...

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia del 1907

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia...

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Tutto il mondo è un Disco

Tutto il mondo è un Disco

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di noia profonda

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di...

Sanremo anche no

Sanremo anche no

Casomai un’immagine

holy_wood_26 Palco, 2011 (particolare dell'installazione) A. Guerzoni Jingle SCI-FI Jingle forest 13 10 06 wendygall-07 esplosa-05 12 galleria13 murphy-40 pm-29 sac_15 s2 pas-03 lor-7-big tyc2 01 mccarroll05 piccini_18 bon_sculture_15 petkovsek_01 kubrick-45 kubrick-27 26_pm th-75 th-64 viv-23 viv-09
Privacy Policy Cookie Policy