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Scrittura

La lettrice bugiarda

Copertina del libro La lettrice bugiarda
Titolo: La lettrice bugiarda
Autore: Barry Brunonia
Anno di pubblicazione: 2009
Titolo originale: The Lace Reader
Traduzione: Stefania Cherchi
Editore: Garzanti Libri
Collana: Narratori moderni
Pagine: 389
Prezzo: 18,60 Euro
ISBN: 978-88-11-68643-9

La lettrice deve fissare intensamente il pizzo scelto finché il disegno non si confonde e il volto dell’interrogante non scompare completamente dietro al velo. Quando gli occhi cominciano a lacrimare e la pazienza si è ormai da tempo esaurita, apparirà una fugace visione che si distingue a stento. In quel momento comincerà a formarsi un’immagine… nello spazio fra ciò che è reale e ciò che è solo immaginato.
Dalla “Guida delle lettrice di pizzo”

Può un essere umano nascondere le verità sulla sua vita dietro pensieri e ricordi sbiaditi?
È possibile vivere nella menzogna e nell’errore?
Ecco forse un libro in grado di fornire una nuova angolazione da cui guardare vero e falso…

Towner Whitney è una giovane donna dal passato burrascoso, con una profonda e incancellabile ferita nel cuore. A distanza di quindici anni, la scomparsa dell’amata zia Eva — in realtà si tratta della seconda moglie del nonno — la obbliga a ritornare nella città dove tutto è cominciato: Salem.
Fin qui il libro potrebbe essere assimilabile a tantissimi altri: romanzo con qualche incursione nel genere giallo, o persino nel poliziesco. La scrittrice però aggancia subito il lettore facendogli intendere che per lui ci sarà molto altro, se solo avrà voglia di scoprirlo seguendo tutte le indicazioni che pian piano gli verranno fornite dalla storia e, ovviamente, dal destino…

Difficile per Towner ripercorrere con la memoria gli ultimi tragici momenti trascorsi nella città natale: rivivere la morte dell’amatissima sorella gemella Lindley e cominciare a grattare via la ruggine dai propri ricordi, messi a dura prova dalle drastiche sedute di terapia a cui era stata sottoposta dopo il lutto. Colpita da un divorante senso di colpa, infatti, Towner aveva manifestato dopo la violenta scomparsa della gemella una forma così bizzarra di pazzia che persino la sua stramba famiglia non era riuscita a curare. Se da un lato il ricovero nella struttura per malati mentali aveva contribuito a lenire il dolore, cancellando i ricordi difficili; dall’altro aveva sbiadito tanti dettagli importanti della sua primitiva esistenza.

Dopo la scomparsa di zia Eva, il cui corpo viene restituito esanime dalle onde, sparisce anche un’altra giovane donna, Angela, da qualche tempo arruolata tra i Calvinisti. È a questo punto che Towner non potrà più rifiutarsi di raccogliere l’eredità che la zia le ha lasciato (quella di lettrice) e dovrà ricominciare a fare i conti con il suo passato.
La protagonista del libro, infatti, proviene da una famiglia, il clan dei Whitney, in cui l’antica arte di saper leggere il futuro attraverso il pizzo viene tramandata di madre in figlia. L’usanza non è poi così bizzarra se si pensa che la famiglia Whitney da generazioni vive a Salem, famosa nel Massachusetts per la ricostruzione dei processi alle streghe tanto attraenti agli occhi dei turisti. Nella piccola cittadina, dove tutti si conoscono, non manca neppure un fanatico gruppo di Calvinisti, guidati da un ambiguo predicatore, costantemente in cerca di disperati pronti a seguirli.

Barry Brunonia

Sarà proprio per trovare zia Eva che la sopita lettrice di pizzo dovrà risvegliare i suoi più profondi ricordi, iniziando a fare i conti con il segreto che la lega indissolubilmente alla sorella e che si trova sepolto nella sua memoria, da sempre offuscata. Un caparbio poliziotto, suo segreto ammiratore, l’aiuterà a percorrere una strada tanto dolorosa, quanto difficile e tormentata.

Scrutare il futuro, imparare a distinguere il vero dal falso, ma soprattutto capire veramente cosa è sogno e cosa è realtà, saranno gli elementi che le permetteranno di trovare le risposte a tutte le domande (A volte la lettrice deve girare il pizzo in molte direzioni diverse e osservarlo sotto varie angolazioni di luce prima che le immagini cominicino ad apparire dalla “Guida della lettrice di pizzo”).
Soltanto quando avrà percorso a ritroso tutti i passaggi cruciali della sua vita e saputo ridare significato alla verità (quella che si è sempre rifiutata di vedere), Towner riuscirà a trovare la pace che le manca per ricominciare finalmente a vivere.

La lettrice bugiarda rappresenta l’ennesimo caso editoriale nato dal passaparola di lettori e librai. In brevissimo tempo, da incerta opera prima si è trasformato in un successo editoriale da 200mila copie i cui diritti cinematografici sono già stati venduti.
Un romanzo che costruisce e lega il suo sviluppo narrativo ai molteplici personaggi che vivono e operano al suo interno. Tutti egualmente importanti e utili a condire il racconto con quegli elementi di magia, religiosità, dubbio, verità e menzogna che lo rendono unico nel suo genere.

Da un lato tutti i membri della famiglia allargata di Towner: May è la madre assente e solitaria, che da anni si adopera per offrire rifugio e aiuto alle donne maltrattate; Lindley è la sorella gemella morta suicida a diciassette anni; Beezer è il fratello minore, nonchè l’unico in famiglia che sembra riuscito a costruirsi una vita normale; zia Emma è l’ex moglie del predicatore Calvinista, marchiata a vita dalle ferite infertele dal marito; Cal è lo zio che crede di poter fare ammenda per le sue colpe di marito e padre violento proclamandosi il nuovo Messia; zia Eva, la cui scomparsa riconduce a Salem la nipote, è colei che ne accompagna, quasi come una voce narrante, il percorso interiore.

Dall’altro lato tutto il resto del mondo: Ann, l’ultima vera strega rimasta in città; il detective Rafferty, dal passato burrascoso e difficile, guida e aiuto di Towner; Jack, l’ex fidanzato delle due gemelle; Angela, la giovane che scompare dopo zia Eva e la cui vita è messa in pericolo dai Calvinisti; tutte le donne protette da May, fragili ospiti della sua isola; le aspiranti streghe di Salem, affascinanti e inquietanti allo stesso tempo; il gruppo di Calvinisti sempre pronti a scagliarsi contro tutto e tutti se aizzati dal loro capo; e infine le bizzare signore dal cappello rosso, capaci di ravvivare il racconto con le loro “incursioni”.

Barry BrunoniaUn romanzo ricchissimo di contenuti, che lascerà al lettore un sapore agrodolce soprattutto per via delle delicate tematiche affrontate. Da un lato il tema della violenza sul sesso femminile, rappresentato ad esempio dal folto gruppo di donne rifugiate a Yellow Dog Island, un’isola irraggiungibile e inspiegabilmente difesa da centinaia di cani. Trucemente ferite da mariti, compagni o padri, queste donne fanno affidamento le une sulle altre, curandosi vicendevolmente traumi più o meno visibili. L’unico rimedio per i maltrattamenti subiti pare proprio il conforto e la comprensione che altre, dopo aver attraversato lo stesso inferno, sono in grado di dimostrare.

Dall’altro lato il tema del fanatismo religioso, ingrediente essenziale e originale dell’intera storia. È infatti proprio la fede che, se distorta e manipolata, può avere conseguenze estreme e raccapriccianti: uomini che si nascondono dietro un’apparente moralità per perpetrare le peggiori violenze e abusi. L’occhio fine della scrittrice, e la sua penna, riusciranno a insinuare nel lettore un pesante dubbio sulla bontà della natura umana dal quale sarà difficile liberarsi.

Infine, l’elemento della magia, che pervade tutto il racconto. Descrizioni di donne che giocano a fare le streghe — leggendo le carte, predicendo il futuro o preparando pozioni magiche — reggono nella storia proprio per la collocazione geografica in cui la vicenda è ambientata: l’eccentrica città di Salem.
Tutto viene interpretato attraverso il pizzo — quello di Ipswich — che si riesce a leggere solo avendo la pazienza di saperlo fare. La lettrice principiante deve resistere alla fretta di interpretare le immagini che vede. Esse appartengono solo all’interrogante (dalla “Guida della lettrice di pizzo”).

Un ultimo, cruciale, avvertimento per i lettori! Fondamentale per capire (e ovviamente gustare) appieno il romanzo sarà ricordare le prime parole della protagonista: Il mio nome è Towner Whitney. No, non è esatto. Il mio vero nome di battesimo è Sophya. Non dovete credermi. Mento continuamente. Sono pazza… e questo è vero.

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