// stai leggendo...

Musica

Coil

Rare Coil

Che senso può avere fare dell’archeologia musicale e andare a recuperare interviste fatte venticinque anni fa? La risposta non è immediata, però può essere anche semplificata con una breve frase: “perché ne vale la pena”. Nella fattispecie, vorrei presentarvi un’intervista che feci a John Balance dei Coil dopo che uscì il loro primo LP Scatology per la Some Bizzare, pubblicata sul secondo dei tre numeri della mia fanzine “Maelzel” nel 1986.

John Balance, 1984 by P. Christopherson (circa Dreams Less Sweet recordings, PTV era)

Nati dall’unione fisica e artistica di John e di Peter Christopherson quando entrambi militavano negli Psychic TV (erano i tempi di Dreams less sweet e John allora si faceva chiamare Geoff Rushton)[1], i Coil avevano già fatto uscire una cassetta split con i Zos Kia prima che Christopherson entrasse nell’organico. La loro musica, allora, era concentrata sull’aspetto rituale della fruizione dei suoni e anche con la nuova formazione l’approccio continuò su questa falsariga, con l’uscita per la L.A.Y.L.A.H. di How to destroy angels nel 1984. Quel 12″, registrato su un solo lato, conteneva una lunga suite della durata di diciassette minuti, volta a esaltare e convogliare le energie sessuali maschili. Tutto quello che concerneva il disco doveva avere richiami a elementi che magicamente dovevano portare allo scopo prefisso. Eseguendo la suite attraverso l’esclusivo utilizzo di elementi metallici (gong, piatti…), il duo riuscì a creare un’atmosfera intensa e, appunto, magica. Dopo questo primo approccio, i Coil per Scatology decisero di fare qualcosa di diverso e di affidare la produzione a Clint Ruin (alias di Jim Thirlwell, attivo ancora oggi come Foetus) e ospitare degli amici in parte dei pezzi. Ecco dunque che Gavin Friday dei Virgin Prunes[2] si prestò alla voce in Tenderness Of Wolves e Alex Fergusson (già negli Psychic TV) vi suonò la chitarra, mentre Stephen Thrower[3] suonò il clarinetto in At the heart of it all e Solar lodge. In quest’album, come accennavo precedentemente, i Coil cambiarono il loro approccio sonoro e introdussero nella loro formula melodie accattivanti, tastiere, campionamenti e la voce magnetica di John Balance. I riferimenti alla magia si fecero meno evidenti e la rappresentazione della malattia dell’anima esplose con tutto il suo fragore.

Un pensiero va sia a John, morto nel 2004, sia a Peter, mancato a cinquantacinque anni lo scorso ventiquattro novembre.

original collage by Peter Christopherson 1976Maurizio Pustianaz (MP): Con che scopi avete fondato il progetto Coil?

John Balance (JB): Abbiamo iniziato il nostro progetto come mezzo per le nostre ricerche e ossessioni personali. Con un particolare desiderio di irritare, ispirare, creare e confondere. Noi puntiamo a provocare un totale discredito per il mondo della realtà.

MP: Come vi ponete rispetto al de-controllo?

JB: Qualche volta mi chiedo quali sarebbero i risultati se ognuno avesse la cosiddetta “libertà” e il controllo delle azioni (il che sarebbe la circostanza ideale). Io credo che si possa dividere la società in due gruppi: quelli che sono controllati e quelli che controllano, quelli che sono guidati e i condottieri. Io non parlo necessariamente degli ovvi riferimenti come la politica, lo Stato o il controllo dei mass-media. La società – maggioranza di persone che non è in grado di funzionare – non si sentirebbe sicura o corretta se non fosse controllata. Si lascia volentieri le responsabilità agli altri. Questa è la situazione dei desideri di queste persone. Dall’altra sponda c’è la gente che vuole la libertà ma ha difficoltà a ottenerla. Momentaneamente c’è una situazione di staticità.

Citando Crowley: “Il prezzo dell’esistenza è una battaglia continua”. Proviamo a rafforzare le idee e gli ideali nelle menti degli individui attraverso l’esempio, l’esistere, dimostrando di essere un’entità creativa con la quale esploriamo ed esprimiamo viste liberanti. Questo è ciò che pensiamo! Noi non predichiamo! Al momento, scoraggiamo attivamente un nostro seguito organizzato. Noi modestamente tentiamo di offrire una possibilità di cambiamento. Un meccanismo attraverso il quale delle persone potrebbero avere la sensazione di trarre benefici da una dose di Coil.

MP: Il vostro primo disco How to destroy angels era nato come disco di musica rituale. Cosa credete che essa sia e in che modo possa influenzare un individuo (ad esempio per l’accumulazione di energia sessuale)?

Coil @ Sewage workers playground (pic by Lawrence Watson, 1985)JB: Sì, il nostro disco di debutto How to destroy angels era di musica rituale. Musica creata con uno scopo particolare e per funzionare personalmente. Aveva una struttura dettata e governata da linee e tematiche magiche. Ed era basato sulle correnti di Marte e del Sole. I loro numeri corrispondenti sono il 5 ed il 17. Tutti gli aspetti, inclusi il giorno in cui l’abbiamo registrato, il tempo di durata e il colore della copertina sono in tema con queste idee. Noi non possiamo dire quanto il 17 influenzi la gente praticamente. Quella è un’interazione puramente personale tra la musica e la mente dell’ascoltatore.
Possiamo provare a fare certe cose, ma non possiamo intuire un risultato specifico. Ci sono troppi fattori che influiscono. Basiamo sempre la nostra musica e le nostre idee sulle nostre percezioni. Noi crediamo per noi stessi. In questo modo rimaniamo puri. Fedeli ai nostri convincimenti. Poi ci diamo da fare per presentare tutto questo una volta registrato.
Tutta la nostra musica ha una funzione. Potrebbe essere intrattenimento, potrebbe servire a uccidere gli ascoltatori! In questo senso è musica rituale! Le definizioni e le ragioni sono diverse per ogni cosa che facciamo.

MP: Tutti i vostri dischi coinvolgono l’individuo nella musica stessa, facendogli provare diverse sensazioni mentali. Essendo consapevoli di ciò, cosa potete dire per approfondire questo discorso?

JB: Certamente! Come ho detto, dipende da una cosa all’altra quale scopo specifico vogliamo raggiungere. In generale vogliamo dare qualcosa che trasmetta energia, vigore e che sia in qualche modo liberatorio. Un aspirapolvere musicale che spazzi via l’immondizia.

MP: L’LP Scatology, musicalmente, si discosta molto di più dagli altri. Come mai? Ci sono state spinte dalla Some Bizzare per fare un disco più “commerciabile” o è stata una vostra scelta? (Anche scegliendo Clint Ruin come produttore: infatti questo LP si avvicina molto ai suoi).

JB: Scatology era come noi l’abbiamo voluto! Jim Thirlwell è stato un prezioso collaboratore. I suoni erano al 60% fatti prima che noi gli domandassimo di produrlo: i preconcetti nelle orecchie degli ascoltatori trovano delle facili risposte dicendo che suona come dei dischi di Foetus. Ammettiamo di avere cercato un suono potente e pulsante. L’elemento comune del disco è la forza dei suoni. Some Bizzare non ha avuto niente a che fare con la scelta. Jim è un amico indipendentemente dall’etichetta. Abbiamo fatto ciò che volevamo.

Coil - Sole NeroMP: Che significato ha l’immagine del sole nero?

JB: Avremmo potuto scrivere un libro sui significati del sole nero. Eccone alcuni:
⁃ Il sole nero è il simbolo magico del caos
⁃ Un’immagine surrealista
⁃ Un’immagine negativa
⁃ Il capovolgimento della normalità
⁃ L’illuminazione dell’irrazionale
⁃ L’eclisse

MP: Come siete influenzati da Burroughs, Crowley, Manson, Spare…?

JB: La gente che hai menzionato ci ha certamente influenzato.

Maelzel 2 - copertinaSpare attraverso la sua preziosa e geniale esplorazione e definizione dei territori del subconscio. Lui ha sviluppato, attraverso il suo personale “Alfabeto del desiderio”, un potente sistema di lavoro della magia sciamanica.
Crowley è importante come insegnante. Un catalizzatore. Come figura con un puro interesse umano, un raro tipo di personalità. Si è dimostrato anche un modello di vita per l’attitudine e la filosofia. Una continua ricerca di conoscenza, di ragioni di ciò che lui credeva fosse la verità: la retta via da seguire. Questa è la vera volontà. Le azioni sono giustificabili in relazione a una causa più alta e spesso nascosta, o persino a un’intelligenza. Egli ha innalzato l’uomo post-cristiano al suo originale status pagano. “Ogni uomo e ogni donna è una stella”.
Abbiamo studiato le opere del biologo e matematico francese Renè Thom, il quale ha avanzato una teoria delle catastrofi molto diffamata. Lui sostiene che gli eventi naturali come il punto della spiaggia in cui si infrange un’onda o il punto dove una foglia o persino un fiordo si piegano, operano con leggi calcolabili. C’è un qualche ordine in avvenimenti precedentemente considerati caotici. Questo naturalmente ha conseguenze di vasta portata che si estendono ai processi mentali, all’evoluzione, alla geologia, alle strutture microscopiche, persino fino all’evoluzione delle galassie. I libri di Thom sono difficilmente reperibili ma stamperemo, in futuro, un opuscolo con le idee principali.
Ricordiamo anche il lavoro di Réne Cravel, un originale membro del gruppo surrealista. Si suicidò (come suo padre prima di lui) nel 1935. Il suo amico Philippe Soupault, scrisse: “Lui nacque ribelle come uno nasce con gli occhi azzurri”.
Coil ha fatto una canzone intitolata “Réne Cravel”, in modo da dimostrare il nostro interesse verso di lui.
Abbiamo anche fatto un pezzo basato sulla vita di San Narciso di Gerona. Il suo corpo non si decompose dopo la morte, bensì profumava secondo la tradizione di chi è completamente puro di cuore e benedetto dal cielo. La sua gamba sinistra generò un esercito di mosche per respingere un’orda di invasori che cercava di entrare nella città. Di conseguenza è il santo protettore delle mosche. The lord of flies.
Sant’Antonio: è il santo patrono delle visioni e dei malati mentali, della malattia in generale. Siamo particolarmente affezionati alla storia della sua vita, che fu tormentata dai demoni che egli vedeva ininterrottamente. Si nascose in una chiesa e i diavoli cercarono di colpirlo con gli artigli attraverso i vetri rotti dell’edificio. Mathias Grünewald dipinse l’altare di Isenheim per un ospedale dedicato a Sant’Antonio in Francia. Questo dipinto mostra Cristo nello stato fisico più degradante, illuminato nelle piaghe e nelle ferite aperte. È il punto più notevole e più potentemente scioccante di Grünewald il quale ebbe egli stesso visioni per tutta la vita e si diceva che fosse tormentato occasionalmente da demoni.
Il brano Godhead <-> Deathead è stato ispirato in parte da queste idee e da queste persone. Continueremo a trattare i temi della malattia medioevale e della divina malattia del genio nel prossimo LP e 12″.

John Balance

Note

[1] Gli Psychic TV (PTV) furono la nuova band di Peter Christopherson e Genesis P-Orridge dopo il primo scioglimento dello storico progetto industrial Throbbing Gristle (1981). Genesis P-Orridge è attivo ancora oggi con questa sigla (ora PTV3), dopo moltissimi cambi di formazione, sound e persino identità sessuale.

[2] I Virgin Prunes nacquero a Dublino nel 1977 e vissero in pieno l’epoca post-punk.

[3] Musicista inglese, anch’egli parte della storia futura dei Coil. Oggi è nel duo Cyclobe assieme a un altro ex-Coil, Ossian Brown.

Per farsi strada tra la sterminata discografia dei Coil: http://www.brainwashed.com/coil/music

Commenti

Non ci sono ancora commenti

Lascia un commento

Fucine Mute newsletter

Resta aggiornato! Inserisci la tua e-mail:


Leggi la rubrica: Viator in fabula

Articoli recenti

Pen Lettori Trieste: Punto di fuga di Mikhail Shishkin

Pen Lettori Trieste: Punto di fuga di...

Doc nelle tue mani 3: che il flashback sia con voi (fino allo sfinimento)

Doc nelle tue mani 3: che il...

Trieste Film Festival 2024

Trieste Film Festival 2024

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (II)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (I)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro Stabile Sloveno di Trieste

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro...

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con Pera Toons

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con...

Lucca (meno) Comics & (più) Games 2023:...

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide Barzi

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide...

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a Matteo Pollone

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a...

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad Andrea Plazzi

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad...

I quarant’anni della “scatola rossa”

I quarant’anni della “scatola rossa”

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995): la letteratura come seduzione

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995):...

Good Omens 2: amore e altri disastri

Good Omens 2: amore e altri disastri

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen King

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen...

The Phantom of The Opera per la prima volta in Italia

The Phantom of The Opera per la...

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia del 1907

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia...

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Tutto il mondo è un Disco

Tutto il mondo è un Disco

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di noia profonda

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di...

Sanremo anche no

Sanremo anche no

Casomai un’immagine

q Alice pugh-04 33 04 murphy-33 pm-23 pm-15 pm-00 holy_wood_07 lor-3-big vascello1 ferita2 busdon-12 bra-big-01 pas-10 piccini_08 bon_sculture_07 bon_sculture_03 petkovsek_13 kubrick-7 12_pm 17 th-78 th-76 th-28 mar-14 sir-35 pas-21 pas-19
Privacy Policy Cookie Policy