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Arte

Tim Burton: capire il suo cinema attraverso una mostra imperdibile

Stavo realizzando uno schizzo quando, d’improvviso, mi sono detto: “Non conta che io sappia disegnare o meno, conta che mi piaccia farlo”. Da quel momento non mi è più importato un fico secco di sapere se ero in grado di riprodurre o meno una forma umana, o se le persone amavano o meno i miei disegni.

Tim Burton

Mars attacks!Dopo l’enorme successo riscosso nelle più importanti città del mondo (New York, Melbourne, Toronto e Los Angeles), lo scorso mese di marzo la mostra Tim Burton, nata da un’idea del Museum of Modern Art con la collaborazione della Warner Bros., la Disney, la Twentieth Century Fox, la Sony e la Paramount, è sbarcata a Parigi.
Grazie all’impegno profuso da Costa-Gravas, presidente della Cinémathèque française, e Serge Toubiana, direttore generale della stessa, il MoMA di New York e Tim Burton hanno accettato di prolungare il tour della mostra fino alla capitale francese, unica tappa europea.

L’esposizione presenta una raccolta di disegni, fotografie, statuine e oggetti che costituiscono l’universo artistico di Tim Burton e che permettono al visitatore appassionato di scoprire anche i “fantasmi” che popolano la sua mente. Capita così che gli schizzi realizzati nel primo periodo, quando il regista ancora frequentava il California Institute of the Arts fondato da Walt Disney, si alternino ai bozzetti dei suoi futuri capolavori cinematografici: Beetlejuice, Batman, Ed Wood, Edward mani di forbice, Mars Attacks!, Nightmare Before Christmas, fino ai più recenti Sleepy Hollow, La sposa cadavere, Sweeney Todd, La fabbrica di cioccolato, Alice in Wonderland e i film di prossima uscita Dark Shadows e Frankenweenie.

Bozzetti per diversi personaggi

Le opere di Burton sono di fatto degli “ibridi”, come ama definirle lui stesso, perché fondono assieme gothic art, surrealismo e influssi pop. Il suo mondo è abitato da creature eccentriche indissolubilmente legate all’infanzia e alle paure che da essa scaturiscono. Non è un caso che Burton consideri il cineasta Ed Wood (sulla cui vita nel 1994 realizzerà una biopic interpretata dal suo attore-feticcio Johnny Depp) la sua fonte di ispirazione: entrambi i registi provano una sorta di tenerezza per quegli esseri mostruosi rifiutati dalla società ma che umanamente hanno tanto da trasmettere. Se La sposa cadavere (2005) segue parzialmente le orme di Bride of the Monster (1955), anche Mars Attacks! (1996) trova la sua origine in Plan 9 from Outer Space (1959). Ma Burton non è immune neanche al fascino dei grandi attori del cinema horror, e quindi il visitatore può gustarsi con piacere un ritratto di Vincent Price realizzato dal regista quando era ancora ventenne. Price, in seguito, ha ricambiato volentieri l’onore accettando di prestare la sua voce al cortometraggio animato Vincent e facendo la sua ultima apparizione nel 1990 nel breve ruolo del creatore di Edward in Edward: mani di forbice.

Dolcetto o scherzetto

Un’altra grande tematica, che occupa una posizione dominante nella mostra e nel cinema di Burton, è il rapporto genitori-figli. Da Batman (1989) incapace di superare la morte violenta dei genitori per mano del Joker, a Edward mani di forbice (1990) che viene privato prematuramente dell’affetto del suo creatore, a Willy Wonka di La fabbrica di cioccolato (2005) tuttora traumatizzato dal sadismo di un padre perverso, senza dimenticare Sweeney Todd (2007) che si vede costretto a rinunciare alla figlia Johanna, rapita e allevata dal suo accerrimo nemico. La mostra permette di ripercorre la costruzione di tutti questi personaggi che tanto ancora significano per gli appassionati del cinema burtoniano sparsi in giro per il mondo.

Senza titolo

A corredo dell’esposizione, la retrospettiva integrale dei film di Tim Burton e una selezione di pellicole horror e non scelte appositamente dal cineasta tra quelle da lui più amate (tra cui spicca Otto e mezzo di Fellini). Inoltre, una serie di conferenze sul modo di fare cinema, visite guidate per famiglie e laboratori per bambini. Per i veri appassionati è disponibile anche il catalogo contenente più di 1000 opere di Tim Burton, per un totale di 430 pagine al prezzo di 49 euro.

La mostra è visitabile con i seguenti orari:

La Cinémathèque française, 51 Rue de Bercy, 75012 Parigi.

Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 12 alle 19.
Week-end, giorni festivi e periodi di vacanza (dal 14 al 29 aprile e dal 4 luglio al 5 agosto): dalle 10 alle 20.
Il giovedì è possibile visitare l’esposizione fino alle 22.
Giorno di chiusura: martedì
Biglietto intero: 11 euro
Ridotto: 8,50 euro
Visite guidate: sabato e domenica alle 10.30. Il costo è di 12 euro.

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