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Aleksandar Zograf

Per Fucine Mute Aleksandar ha scritto 3 articoli.
Nota biografica

Aleksandar "Sasa" Rakezic meglio conosciuto come Aleksandar Zograf è uno dei più noti autori di fumetti serbi. Diplomato alla scuola d’arte di Belgrado, abbandonò gli studi classici per intraprendere, in giovane età (17 anni) la carriera di giornalista. Tra le varie collaborazioni di quel periodo spicca l’esperienza con Dzubosk (Juke Box), una specie di Rolling Stones jugoslavo. Negli anni Ottanta la Yugoslavia del dopo Tito è stata sicuramente la più "liberale" tra i paesi dell’est Europa e Dzubosk veniva considerato non solo dai giovani jugoslavi ma anche dagli altri teen agers del COMECON come vera fonte di informazione indipendente e anti-establishment. Dopo essersi occupato di arte e letteratura, Sasa iniziò quasi per gioco a sperimentare il fumetto come forma di espressione artistica, pur sottostimando il medium e pur consapevole del fatto che: " in Europa i fumetti non sono mai stati considerati troppo seriamente. Io stesso caddi in questo cliché, pensando di aver concetti e idee troppo importanti ed alte per essere espresse con questa forma d’arte; volevo diventare uno scrittore importante, io."
Piano piano, entrò sempre di più nel mondo dell’arte sequenziale delle strisce, e per distinguere questa sua attività da quella di scrittore, iniziò a pubblicare i suoi primi lavori come A. Zograf: tra questi bisogna ricordare le numerose illustrazioni per giornali yugoslavi satirici, e le sue prime storie brevi che denunciano la pericolosa situazione di disfacimento e violenza che andava prefigurandosi in Yugoslavia. Allo scoppio della guerra con la Croazia, molte delle riviste con cui collaborava chiusero e d’un colpo si ritrovò senza lavoro e senza un soldo, con la non allettante prospettiva di dover in qualche modo sfuggire alla probabile chiamata alle armi della repubblica Yugoslava. In quei giorni, di solitudine e preoccupazione, iniziò a ideare e realizzare "Alas!" # 1, tredici vignette nelle quali cerca di comunicare le sue angosce e le sue paure quotidiane riguardo la situazione che stava vivendo. Inviò un foglio di carta fotocopiato su ambo i lati a svariate persone e riviste underground in tutto il mondo, in modo da aver qualcosa da scambiare con loro, non avendo abbastanza denaro per poterli pagare. In questa maniera poteva ricevere fumetti ed altri materiali e tenersi aggiornato sulla produzione estera, ricercare nuove idee e stimoli e soprattutto sentirsi meno isolato. Questo lavoro cominciò a portargli una certa notorietà fuori dalla Yugoslavia, nonché i primi contatti nel modo dei comics underground americani, che per stile e atmosfere sono vicini alla sua produzione.
"Alas!" #1 sarà poi pubblicato negli States come supplemento alla rivista satirica "Bonus" di Chicago, risultando così più "conosciuto" perché finalmente letto (essendo stato stampato in ventimila copie).
Si impose ancor di più all’attenzione internazionale con "La vita sotto le sanzioni" e nello stesso periodo iniziò a collaborare con autori stranieri; a questo proposito ricordiamo l’interessantissima antologia onirica "Flock of Dreamers" progettata e realizzata assieme a Bob Kathman, che comprendeva artisti quali Rick Veitch, Robert Crumb, Danjel Zezelj ecc. Da questo lavoro si  la sua attenzione si focalizza sempre di più sul sogno come fonte d’ispirazione. L’idea base del lavoro è la volontà di mettere assieme diversi artisti e le rappresentazioni dei loro sogni. Tutto iniziò quando Bob Kathman - che da anni cercava di realizzare un progetto simile - si accorse che qualcun altro si stava muovendo nella sua stessa direzione e che, quasi per magia, casualità o sincronia, sullo stesso numero della rivista americana Weirdo comparivano, fianco a fianco, una sua storia ed una di "Zagrof", nella quale era narrato un suo sogno su Robert Crumb. Da allora, pur notevolmente limitata dai problemi dovuti alla censura di guerra, iniziò una fitta corrispondenza tra i due artisti che sfociò nella pubblicazione di "Flock of Dreamers" per la Kitchen Sink Press. Sasa sviluppò sempre più l’aspetto della sua produzione concentrandosi sulla ispirazione che gli proveniva dai suoi viaggi mentali. Dai suoi sogni trae immagini che lui stesso definisce "ipnagogiche" e che poi trasferisce su carta: "la mia passione per i sogni è il risultato della mia brama di avventure. Trovo eccitante pensare a queste visioni interiori e sento che portiamo dentro di noi un oceano profondissimo che non abbiamo ancora iniziato ad esplorare".
Tra le sue ultime opere ricordiamo "Dream Watcher" e "Psyconaut" #1 e #2 e in Italia il frutto della sua collaborazione con il "Centro Fumetto Andrea Pazienza".
Adesso vive a Pancevo, una cittadina a pochi chilometri da Belgrado, ed è da qui che ci scrive le sue attonite e-mail di guerra. Le pubblichiamo con il titolo Sasa e Gordana: lettere dalla Serbia.

 

Diario di guerra

Sono tornato! Stiamo bene… Scrivo molto rapidamente perché adesso ne abbiamo la possibilità, ma non so per quanto tempo lo potrò fare… Ieri dopo un altro bombardamento della Nato quasi l’intera Serbia è stata lasciata senza elettricità (e senza acqua corrente, visto che tutto è collegato). Noi al momento abbiamo sia la corrente che l’acqua, […]

Diario di guerra

7 aprile 1999, ore 23:39 Panico a Pancevo Ciao a tutti,Come vi ho già detto in alcune lettere precedenti qui a Pancevo c’e’ molta paura per una possibile catastrofe ecologica… Ogni volta che cadono le bombe le persone guardano alla zona meridionale della citta’ (quella industriale)… Molto spesso gli amici ci chiamano (perche’ viviamo vicino […]

Sasa e Gordana: lettere dalla Serbia

Mercoledì 24 marzo 1999, ore 23:19 Saluti dai vostri amici in Serbia! Cari amici,sto scrivendo durante i raid aerei… la Nato ha attaccato Pancevo e alcuni villaggi vicini oltre che a dei quartieri periferici di Belgrado, e molte altre città della Serbia e del Monte Negro… Io e Gordana abbiamo deciso di rimanere nella nostra […]