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Izet Sarajlic

Per Fucine Mute Izet ha scritto 2 articoli.
Nota biografica

Izet Sarajlic, nato a Doboj nel 1930 è laureato in lettere alla facoltà di filosofia di Sarajevo, inizia a scrivere nel primo dopoguerra. Nel 1954, fonda il "Gruppo 54" che dà inizio alle nuove correnti di poesia moderna in Bosnia-Erzegovina. Tra il 1962 e il 1972 si occupa del festival "Giornate poetiche di Sarajevo". È autore di una trentina di raccolte poetiche: le più recenti sono Il libro degli addii e Diario di guerra di Sarajevo e di una autobiografia. È considerato uno dei principali poeti dell’est-europeo. Grande conoscitore e traduttore della poesia russa, Sarajlic è stato tradotto in numerose lingue da autori come Brodskij, Evtushenko, Hans Magnus Enzensberger, Roberto Retamar. È stato amico di Alfonso Gatto. Egli è il testimone/poeta della grande tragedia della Bosnia. Poeta membro del "Circolo 99" di Sarajevo, lotta per il mantenimento di quella cultura laica della pluralità e della convivenza, che è l’eredità storica della Bosnia-Erzegovina.

Traduzione a cura di Silvio Ferrari

Ultimo tango a Sarajevo 8 marzo del novantaquattro. La Sarajevo amorosa non si arrende. Sul tavolo l’invito per il matinée danzante al “Sloga”. Naturalmente, ci andiamo! I miei pantaloni sono abbastanza stazzonati, e la tua veste non è da via Veneto. Ma noi non siamo a Roma, noi siamo in guerra. Arriva anche Jovan Divjak. […]

Traduzioni Laboratorio Casa della poesia

Cosa dice Tamara — che non parla ancora — succhiando la sua tettarella e contemplando questo vasto mondo che non è forse il più perfetto Se soloi bambini non rompessero le zampe di nessun gatto Se solole pallottole non uccidessero nessun orso nella foresta Se solonessuna betulla venisse abbattuta da un obice Se solotutti i […]