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Maria Campitelli

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Nota biografica

Maria Campitelli, critico d’arte militante, giornalista, è nata a Trieste. Vive e lavora tra Trieste e Milano. Collabora al quotidiano di Trieste “Il Piccolo”, a riviste specializzate d’arte. È presidente del Gruppo 78 International Contemporary Art, associazione culturale che ha per obiettivo la promozione dell’arte contemporanea, di cui cura le mostre e i cataloghi.
Ha fatto parte di commissioni per spazi pubblici tra cui il Curatorio del Museo Rivoltella, nel ’93 è stata presidente della Commissione della Sala Comunale d’arte di Trieste.
Dal 1978, da quando ha curato con altre collaborazioni l’evento del Wiener Aktionismus a Trieste, ha organizzato oltre 250 mostre incentrate sulla contemporaneità, interessandosi alla multimedialità, anche nei suoi aspetti spettacolari, ai nuovi scenari artistici introdotti dalle tecnologie avanzate; di recente al rapporto tra arte e moda. Ha promosso soprattutto i giovani, innanzi tutto del nostro territorio, come carlo Bach, Walter Bortolossi, Paolo Ravalico Scerri, Fulvio Giannini, Davide Skerlj, Manuela Sedmach, Serse Roma, Elisa Vladilo, Odinea Pamici, Guillermo Giampietro, Carlo Tartarelli…alcuni dei quali  oggi appoggiati da importanti gallerie, curando scambi internazionali  anche con gli Stati Uniti.
Negli anni ’80 ha collaborato  con il Centro Iniziative culturali di Pordenone e con la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Dell’86 al ’97 ha curate le rassegne  di “Minimi Intenti”, esplorazioni sulla contemporanietà, assieme a Juliet e PhotoImago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, alla Casa Veneta di Muggia. Qui ha organizzato mostre anche internazionali ( ad esempio Galaxia, mostra multimediale di artisti sloveni dell’87, “London passim”, una schiera di giovani artisti calati da Londra, e nell’88, in tempi ancora non sospetti, un artista cinese Ho Kan in collaborazione con lo Studio Lattuada di Milano) attirando l’attenzione della stampa nazionale.
Ha favorito la conoscenza di realtà nazionali portando a Trieste artisti affermati come Pasquale Campanella, Francesco Garbelli, Antonio Riello, Annie Ratti, Fasoli M & M, Angioletta Firpo…
Ha allestito mostre in tutti gli spazi pubblici di Trieste, dalla Sala Costanzi, al Museo Revoltella alla Sala della Soprintendenza ai B.A.A.A.A.S. e, sin dall’inizio, nello spazio espositivo del Teatro Miela.
Nel ’78 e nel ’92 ha curato due mostre antologiche retrospettive del padre Giuseppe Matteo Campitelli, accompagnate da cataloghi, una al Castello di S. Giusto, un’altra a Palazzo Costanzi,  e nel 2000 una terza a Milano presso la galleria 111 di Angioletta Miroglio.
Dell’87 è la mostra “Concertato femminile” che ha riunito un nutrito stuolo di giovani artiste del triveneto, “Nero Materico”, supportato da catalogo, che è approdata anche alla sala Massari di Ferrara, il Festival internazionale di Video-art e video-installazioni alla Fiera di Trieste.
Dell’88 è “Translimina”, mostra di artisti italiani, sloveni ed austriaci alla Galleria Spazzapan di Gradisca, alla Moderna Galerija di Lubiana, al Kunstlerhaus di Klagenfurt
Tra le altre iniziative, negli anni ‘88/89 ha promosso l’operazione “Arte Debole” (Trieste, Londra, Roma, Zagabria, Cracovia, Chateroux-Francia).
Negli anni ’90 ha organizzato mostre sempre più impegnative , tra cui “Postdialectical Index” con un gruppo di artisti italiani e americani, approdata a Trieste, Milano, New York.
Nel ‘93/94/95 ha curato la manifestazioni collaterali della nuova Fiera d’arte contemporanea di Pordenone, tra cui “Il luogo dell’Arte” e “Il castello incantato”, mostra internazionale fondata sul rapporto arte-tecnologia che ha visto nomi di fama  quali Nam June Paik, Peter Vogel, Piero Gilardi, Thomas Bayeler…
 E’ del ’92 lo straordinario spettacolo, organizzato tramite il Gruppo 78, presso l’Auditorium del Museo Revoltella “Painting the Music and Dance” con l’artista americana Jean  Edelstein e il gruppo di danza AreArea di Roberto Cocconi, cha ha visto fusi in  un unico evento pittura, musica, danza. Con il Gruppo 78 ha promosso anche in precedenza eventi di nuova spettacolarità, tra cui la versione danzata dell’Arlecchino di Stokhausen in prima assoluta, di teatro danza con artisti di Roma guidati da Elsa Piperno e John Fontano, nonché svariati stages di espressione corporea, di danzaterapia con l’argentina Maria Fux.
Nel ‘95 organizza la grande mostra con 35 artisti “Achtung auf den Zug” ambientata nel Museo Ferroviario dell’antica Stazione di Campo Marzio a Trieste e nel ’96 “Immaginario altro” imperniata sulla fotografia in arte cui hanno partecipato artisti della levatura di Irwin Wurm, Ilse Haider, Marko Kovacic…
Dal 1996 porta avanti un ciclo di mostre internazionali - denominato Natura Naturans – attestato su problematiche del nostro tempo, coinvolgendo spesso, per scelta curatoriale, spazi non deputati all’arte.
Nel 1996 è uscita appunto :  “Natura Naturans” (81 artisti di 12 paesi, in 5 musei diversi); nel 1997 : “Realfiction”, all’Area di Ricerca di Padriciano con 35 artisti; nel 98 : “Transformation” al Teatro Miela (emigrata l’anno successivo a Venezia in concomitanza con la Biennale), nel 1999 : “Work in progress, 20 anni del Gruppo 78” ancora al Teatro Miela;  nel 2000 : “Extended transformation” (trasportata a Lubiana, Sarajevo e Zagabria); nel 2001 : Garden Fashion” alla Serra ristrutturata, nel fantastico scenario del parco di Villa Revoltella; nel 2002 : “Shock & Show”  28 artisti dislocati in 8 spazi diversi, e “Other Fashion”, a Gorizia in occasione del decennale di Mittelmoda.
Con la mostra “Natura Naturans” è uscita anche una rivista d’arte e cultura contemporanea “Correnti di Marea”  di cui è stata direttore responsabile.
Sul declino degli anni ’90 è stata direttore artistico di un nuovo spazio  a Milano “Modarte” che vedeva uniti i due diversi eppur contigui mondi dell’arte e della moda.
Ha organizzato durante l’estate 2003 un grande evento internazionale, ancora sul rapporto arte-moda, intitolato “IMAGERIE Art-Fashion” distribuito in 11 diverse locations, promovendo un confronto tra Occidente ed Oriente. L’evento si è esteso anche ad un suggestivo spettacolo al Teatro Miela, imperniato sugli straordinari costumi ideati ed eseguiti dalla stilista australiana Patricia Black, con la collaborazione del gruppo teatrale Theatron e del corpo di ballo del Teatro Verdi di Trieste.
Nel 2003 e nel 2004 è stata invitata a ideare e realizzare delle mostre internazionali sugli elementi naturali, da parte di un’associazione piemontese Idea Vita che ha per obiettivo la valorizzazione della civiltà contadina . La mostra sull’acqua intitolata “Acqua vita et mors” è diventata itinerante, raggiungendo tra l’altro, le prestigiose sale storiche di Palazzo Bricherasio a Torino e, in tempi recentissimi, nel 2005 una galleria - la A P T Gallery - di Londra assieme ad uno spazio pubblico, il Laban Center, straordinario luogo avveniristico per lo studio della danza contemporanea. Per la stessa associazione ha realizzato anche, nell’aututnno 2004, “Air”.
Nel 2004, ha realizzato con la sponsorizzazione di un’azienda milanese la “Assocomaplast” una mostra internazionale  chiamata “Plastica d’artista” in cui si rilevava la capacità trasformistica degli artisti nell’impiego dei materiali plastici in opere a valenza puramente creativa.
Infine ancora nel 2004 ha curato la nona edizione del ciclo Natura Naturans con la mostra internazionale “Troubled Times”, che vedeva raccolti 27 artisti provenienti da tutte le parti del mondo in uno spazio del tutto inedito per una mostra d’arte, il museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” a Trieste.

Angelo Pretolani, produttore di senso

Cara Maria,ti mando il materiale come d’accordo assieme ad alcune notizie sulla mia attività video. La mia attività video, così come quella pittorica o fotografica, ha sempre in primo luogo un carattere processuale essendo in qualche modo subordinata a quella performativa, anche se ogni video vive di vita propria, concepito non come semplice documentazione di […]