Fucinemute

Umberto Mangani: sono un maledetto marchigiano nato a Fermo (AP) nel 1969 e a dire il vero fermo non sono mai stato, trasferendomi prima a Treviso e successivamente, dopo il terremoto del Friuli, a Trieste dove vivo ormai da parecchi anni. Delle mie origini però credo che mi sia rimasto solamente il detto: meglio avere un morto in casa che un marchigiano alla porta.
Ho iniziato a scrivere poesie per parlare e certo non per rinchiudermi tra le mura dell’anima. All’inizio erano sentimenti poi muovendomi un po’ alla rinfusa, casualmente, sbattendo la testa un po’ qua e un po’ la, sono giunte nuove esperienze e alla fine anch’io credo di essere arrivato da qualche parte, in un posto però che non conoscevo e dove non volevo nemmeno andare.
Ho pubblicato due libri di poesia: Messa a fuoco (Campanotto Editore, 1993) e Quarnero e altri colori (Campanotto Editore,1997) ricevendo una menzione speciale al premio "Città di S. Vito al Tagliamento", importante premio di poesia in campo nazionale per la presenza, all’interno della giuria, di poeti quali Andrea Zanzotto, Silvio Ramat, Nico Naldini e del critico letterario Elvio Guagnini.
Alcune tra le poesie di questi volumi sono state tradotte in lingua macedone, slovena e inglese.
Io sono Sidaja (e non esisto: si, da, ja; tre volte si, tre spade di tormenti come scrisse il poeta triestino Cergolj).