Fucinemute

Zaelia Bishop nasce nel novembre ’77, a Roma. Comincia il lento e autodidatta avvicinarsi alle arti figurative come disegnatore di fumetti underground/autoprodotti e illustratore di copertine per dischi altrettanto autoprodotti. Definitivamente folgorato dalle avanguardie dei primi del ‘900 comincia ad utilizzare pittura ad olio ed acrilica,fotografia,illustrazione e collage seguendo un percorso sconsiderato e confusionario che rimane inalterato anche nell’elaborazione digitale,che tutte le precedenti tecniche racchiude,mescola e rigenera. La scelta della tecnica è spesso legata alla sensazione tattile dell’idea e a quanto quest’ultima abbia bisogno della ruvida concretezza dei materiali o del distacco dell’elaborazione digitale. Un distacco,in ogni caso,non così netto.Tutte le parti che compongono i lavori provengono dalla realtà e portano incise su di esse segni e scalfitture ed impronte che le riconducono alla dimensione umana. Come membro del movimento Die Ravenshause ha partecipato a diverse esposizioni collettive, proseguendo individualmente dopo la diaspora del movimento. Studia cinema al D.A.M.S e sta lavorando ad una serie di sette sulla figura di Antinoo.

Zaelia Bishop was born November 1977 in Rome. He starts the slow self-taught approach to the figurative arts as underground comics designer and illustrator of self-produced records covers. Definitively shined by the ‘900 vanguards, he starts oil and acrylic painting, photography, illustration and collage techniques following a confusionary way of producing art which remains inalterable even in the digital re-elaborations which are assembling, mixing and regenerating all other techniques. The technical choice is often bended to the tactile sensation of the idea and to how much this one needs the rough concrete being of materials or the digital elaboration. A parting, anyway, not that clean. All components which compose the works comes from reality and have engraved on their own the signs and marks which reminds to human dimension. As member of the movement DIE RAVENSHAUSE was involved in many collective exhibitions, continuing alone at a series on the Antinoo figure.

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