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Fumetto

Marv Wolfman

Where Wolf Rules!

Lorenzo Bertuzzi (LB): So che come domanda non è delle più originali, ma come ha cominciato a lavorare nel mondo del fumetto? Era un appassionato di fumetti? E se è così, quanto tempo passava davanti alla sua edicola, aspettando il nuovo numero dei Fantastici Quattro di Kirby?

Marv Wolfman (MW): Ero un grande appassionato di fumetti, e ho anche pubblicato delle fanzine.
Sapevo quando doveva uscire Fantastic Four e quindi non aspettavo mai: ero sempre lì quando arrivava.

LB: Ho letto da qualche parte che lei ha lavorato per una rivista che pubblicava racconti horror di giovani scrittori ancora sconosciuti, e che uno di questi era Stephen King. Se tutto questo risponde al vero, cosa si ricorda di lui?

MW: Il racconto di Stephen King fu pubblicato nella mia fanzine, Stories Of Suspence. Normalmente pubblicavo storie horror a fumetti e in una edizione pubblicai Immagine articolo Fucine Muteanche un racconto breve di Stephen King. Non l’ho mai conosciuto di persona, i nostri contatti erano tramite posta.

LB: All’inizio della sua carriera ha cercato di muovere i primi passi come disegnatore. Da chi prendeva spunto e ispirazione? E perché ha deciso di abbandonare la matita? Se non ricordo male, fu durante il periodo in cui lavorava sui racconti di Len Wein…

MW: I miei disegnatori preferiti erano Kirby, Infantino, Kane e Kubert. Non ho mai lavorato per Len, ma con Len. Studiavamo tutto il fumetto insieme, dalla storia ai disegni.

LB: Il Nº 7 di Tomb Of Dracula segna il suo inizio in questo fumetto. Da chi o cosa ha preso ispirazione per questi racconti? Forse dai classici di Christopher Lee o dai film di Roger Corman?

MW: Non ho mai visto un film su Dracula, né un film di Corman. Se il mio fumetto prese spunto da qualcosa, questo fu sicuramente il romanzo di Bram Stoker.

LB: Le è piaciuta la versione di Coppola?

MW: Andava bene, niente di speciale.

LB: Si è dovuto scontrare con qualcuno, o ha dovuto cambiare qualcosa nei suoi fumetti per rispettare le richieste della Comics Code? Glielo chiedo perché qui in Italia ci sono dei problemi con la censura riguardo la pubblicazione di Psicopathia Sexualis di M. A. Martin, e di altri fumetti…

MW: L’unico problema che ho avuto riguardava la rappresentazione di Cristo in croce nella chiesa in cui viveva Dracula. Avevamo spessissimo delle tremende discussioni su quel disegno.

LB: Le è piaciuto Yami no teioo kyuuketsuki Dracula (Dracula, il vampiro della notte, o qualcosa del genere…) l’anime tratto dalle sue storie marvelliane? Le piacciono gli Anime in generale?

MW: Mi piacciono solo alcuni Anime. E comunque non conosco molto questa cinematografia, almeno non quanto vorrei.

LB: Il suo Tomb Of Dracula è molto famoso ed è considerato un capolavoro; invece, a mio avviso, il ciclo di Werewolf curato da lei, che io considero comunque bellissimo, è un po’ sottovalutato. Cosa ne pensa?
Ha usato un diverso approccio per queste due produzioni?

MW: Werewolf By Night era più che altro la storia di un supereroe, non un fumetto dell’orrore come era invece Dracula. È per questo che ho usato un diverso approccio.

LB: Night Force era veramente eccezionale. Penso che sia stato una maniera stupenda di pubblicare un’antologia di racconti dell’orrore all’interno del D. C. Universe. Non crede però, che se fosse stato pubblicato solo qualche anno più tardi avrebbe avuto un più forte impatto sul pubblico?
Cosa pensa del grande successo registrato da Immagine articolo Fucine Mute pubblicazioni come Sandman, Hellblazer, per esempio, alla fine degli anni Ottanta, e sulla Vertigo in generale?

MW: Penso che Night Force non abbia mai avuto il giusto riconoscimento. Ma non sono sicuro che rimandando la pubblicazione a qualche anno più tardi o ad oggi avrebbe ottenuto un maggiore successo. Non fu mai molto in linea con gli altri fumetti della Vertigo, e non sarebbe mai stato pubblicato nella stessa maniera degli altri.

LB: Io credo che lei abbia scritto alcuni tra i migliori fumetti dell’orrore degli ultimi trent’anni. È un esperto di scienze occulte? Ha mai scritto qualcosa per esorcizzare qualcosa che la spaventasse?

MW: No, non sono un esperto, né un appassionato di scienze occulte. Molto semplicemente mi piace portare i miei lettori fino al limite, e il genere horror è una delle vie più efficaci per far questo. Devo dire però che per alcuni fumetti, come ad esempio Night Force, ho svolto molte ricerche.
Mi capita raramente di scrivere dei racconti per esorcizzare le mie paure. Scrivo per raccontare delle storie.

LB: Lei crede che una soluzione alla crisi del mercato del fumetto potrebbe essere la diversificazione dei prodotti? Penso, per esempio, alle diverse produzioni, così strane e originali che la Marvel pubblicava negli anni Settanta, come Killraven, il Capitan America di Kirby, Morbius, il vampiro vivente, o il suo Skull The Slayer. Quest’ultimo, in particolare, le è piaciuto come personaggio?

MW: Mi è piaciuto molto lavorare su quel personaggio, ma non sono mai riuscito a descriverlo così come avrei voluto.
Per tornare alla sua prima domanda, penso che la diversificazione sarebbe molto utile, ma solo come primo passo, da sola non sarebbe sufficiente.

LB: Lei scrive anche per la TV e per alcune serie animate. Può dirci qualcosa sul suo recente lavoro in questo campo? Ci può descrivere com’è il mondo di Pocket Dragons?

MW: Immagine articolo Fucine MuteI Pocket Dragons furono creati originalmente da Real Musgrave. Ci piaceva molto il suo lavoro, compresa la collezione di adesivi basati su questi personaggi, e così gli abbiamo chiesto se volesse lavorare con noi per trasporli in TV. Abbiamo collaborato sia sui personaggi che sulle situazioni. I Pocket Dragons sono dei dragoni alti dai 3 ai 6 pollici, che vivono nell’Inghilterra del 12° secolo. C’è un po’ di magia, ci sono dei maghi, dei draghi e altre creature mitologiche. Le storie sono divertenti racconti per bambini, con qualcosa di diverso, ma con lo stesso obiettivo di sempre: far ridere i bambini.

LB: Lei probabilmente è uno dei più spietati assassini di massa nel mondo del fumetto. Nei suoi racconti sono stati distrutti migliaia di mondi diversi… riesce a dormire tranquillo la notte, pur sapendo che tutto l’inchiostro e il sangue versato sarà reso inutile dall’ennesimo crossover della D. C. Comics?
Cosa pensa del Hypertime?

MW: Hypertime mi sembra un ottimo metodo per far sì che i lettori si dimentichino della continuità, di una sorta di filo logico. A me piace molto e spero che sia uno Immagine articolo Fucine Mute stimolo per la D. C. Universe per promuovere storie sempre diverse senza preoccuparsi troppo di essere sempre coerenti al loro vecchio stile.

LB: The Flash è l’unico personaggio morto nel mondo dei fumetti che ha avuto il buon gusto di non risorgere. Chi era il mandante del suo assassinio? E perché ha scelto proprio lui, e non altri personaggi della D. C. Universe altrettanto vecchi e sorpassati?

MW: La D. C. Universe mi aveva intimato di farlo fuori!

LB: Quanti fumetti ha letto per poter realizzare la trama di Crisis? Chi è da considerarsi responsabile per i problemi con la continuity di Hawkman?

MW: Ho letto tonnellate di roba per realizzare Crisis, anche se allora conoscevo già vita, morte e miracoli del D. C. Universe. Riguardo al responsabile dei problemi con Hawkman, posso solo dire che non ero io, e non so nemmeno chi fosse. Io non ho mai scritto Hawkman.

LB: Lei ha lavorato con alcuni dei migliori fumettisti sulla piazza, ma ciò che ha realizzato con Colan e Perez, secondo me, è la sua produzione migliore in assoluto. Che differenze ci sono nello stile e nel modo di lavorare di questi due grandi artisti?

MW: George è stato un validissimo collaboratore. Discutevamo delle nostre idee e veniva fuori la storia. Gene ha preso le mie idee, già ben organizzate, e ci costruiva sopra delle immagini. E con entrambi il risultato era sempre ottimo. Sono entrambi degli artisti molto validi, e sono contento di aver lavorato con loro.

LB: Immagine articolo Fucine MuteÈ probabile che A Man Called AX sarà presto tradotto in italiano. Vorrebbe presentarci questo suo lavoro in anteprima?

A Man Called AX è la storia di un uomo che si risveglia in una strana città e scopre di essere ricercato dalla polizia e da una banda criminale. Scopre anche di avere dei poteri particolari, ma non sa chi è, né perché tutti lo cercano. Deve cercare di scoprire tutto questo mentre intorno a lui si svolgono dei fatti che potrebbero cambiare la vita di tutto il mondo.

LB: Durante la sua carriera lei ha creato molti personaggi. Qual è il suo preferito?

MW: Sono molti quelli che mi piacciono, non riuscirei a dire quale preferisco. Spiacente.

LB: Lei ha creato sedici anni di storie dei Titans, ha vinto un sacco di premi, ha avuto un grosso successo commerciale, ed è riuscito a trasformare delle figure di secondo piano in grandi personaggi, ognuno con un proprio spessore. Cosa pensa dei fumetti di oggi, come Gen 13, o DV 8?

MW: Non ho letto nessuno di questi fumetti… Spiacente.

LB: Può dirci qualcosa sui suoi progetti per il futuro?

MW: Sto realizzando un racconto sui Titani, alcune storie di Superman e, spero, molto altro ancora. Sto anche lavorando sull’animazione. Mi piace tenermi più occupato che posso.

(traduzione a cura di Rossella Zoccheddu)

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