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Cinema

Francis Ford Coppola & I!

Francis ha provato le mie stesse sensazioni, lo stesso desiderio di appartenere al luogo in cui la cosa stava succedendo.

Eleanor CoppolaCon queste parole, Eleanor Coppola, moglie dell’autore del più classico film di guerra, spiega i motivi che indussero Francis Ford Coppola ad imbarcarsi in un’impresa durata diciassette mesi – nel centro della giungla filippina e nel pieno di una guerra fratricida e violenta, all’interno della quale il mito di Marlon Brando e del Colonnello Kurtz ha preso forma e corpo – per girare Apocalypse Now.

Nel suo diario del The making of Apocalypse Now, Eleanor racconta le difficoltà incontrate dal marito e dalla troupe nella ideazione e realizzazione del film, il rapporto che via via si è instaurato tra i membri della produzione e, forse anche del tutto inconsciamente, restituisce una immagine nitida, ma assai critica, dei conflitti vissuti da Coppola. Il prezzo di quella sua rara capacità di scatenare l’emotività della scena e chiedere alla cinepresa di catturarla sembra ricadere tutto sulle spalle di una moglie trascurata.

Ai tempi della realizzazione di Apocalypse Now, Eleanor era già la moglie dell’acclamato “Padrino”, ma era anche madre di tre giovani ragazzi che dovettero seguire la famiglia e trasferirsi per diversi mesi sul set del film. Il perfetto intreccio tra vicende riguardanti la realizzazione del film e la complessa gestione della famiglia – ovvero una famiglia allargata e “italianizzata” dalla presenza di Vittorio Storaro e dei suoi numerosi collaboratori italiani – conferiscono un taglio quasi antropologico a questo piccolo volume edito dalla Minimum Fax.

Traspare il chiaro senso di inferiorità di una moglie obbligata a seguire il famoso marito nei suoi vari impegni di lavoro. In questo breve saggio, la signora Coppola descrive il suo delicato ruolo di moglie accanto a un uomo irrequieto, concentrato sulla realizzazione della sua opera più significativa al punto di sfiorare più volte la rottura del matrimonio. Non mancano gli sfoghi personali e le riflessioni, capaci di rivelare le debolezze del celebre regista italoamericano.

Una scena del film Apocalypse now

Su quel set, Francis, sua moglie e gli operatori hanno realmente vissuto un viaggio che li ha toccati in profondità, addirittura mutando la loro visione del mondo e di se stessi, come nel film accade al personaggio Willard, spedito nella giungla alla ricerca di un disertore, ma in realtà in viaggio verso le proprie psicosi più recondite. La costruzione dei set, la travagliata caratterizzazione dei personaggi in modo anomalo rispetto alla tradizione hollywoodiana, dove tutto è ben programmato e con anticipo, riflettono la costellazione dei conflitti di Coppola, la sua crisi matrimoniale e la riluttanza verso lo star system americano.

Qualcosa del genere, spiega Eleanor, è accaduto a tutti quelli che hanno vissuto quei momenti di realizzazione del film. Il dramma per una scena che non funzionava si è intersecato con le difficoltà di sopravvivenza in una regione nel bel mezzo di una sanguinosa guerra, così come gli innumerevoli scontri verbali e fisici tra operatori e tra comparse si sono alternati a violente crisi matrimoniali. Il lento viaggio di Willard, che si addentra nella giungla risalendo il fiume senza rendersi conto di avere raggiunto un posto che non è quello che si aspettava, è anche quello di Eleanor, che segue suo marito su un set cinematografico, ma d’improvviso si rende conto di essere sempre stata una moglie trascurata: lui alla spasmodica ricerca del film perfetto, lei inseguendo la realizzazione personale attraverso il mondo metafisico.

In tutto questo vortice di eventi ed emozioni, dal vecchio e dal nuovo continente Coppola riceveva visite di attori e produttori in cerca di un qualche aiuto. Come il giorno in cui sul set arrivò Gina Lollobrigida. Coppola le offrì un caffè e le spiegò che la sua produzione aveva sforato il budget di ben 15 milioni di dollari e che il rapporto tra lui e la moglie era ormai ridotto a pezzi. Impassibile, la “Lollo” chiese a Coppola un sostegno economico per una sua produzione.

Diario dell’Apocalisse. Dietro le quinte del capolavoro di Francis Ford Coppola.Verso la fine degli anni Settanta, il cinema stava cambiando e con Apocalypse Now forse si chiudeva definitivamente la lunga tradizione di “Colossal” inzuppati di cartongesso, personaggi ridondanti e centinaia di comparse. Intervisto da Eleanor, Dannis Hopper spiegava come il cinema alla fine degli anni settanta si trovasse nella fase di sviluppo in cui l’arte era al tempo in cui con impiego di numerosa manodopera venivano costruite sontuose cattedrali e piramidi. In futuro, sosteneva Hopper con notevole lungimiranza, il cinema avrebbe cessato di essere un’opera collettiva, ma sarebbe diventato la realizzazione di una sola persona con un’attrezzatura portatile.

Ad ogni modo, quello di Coppola era ancora un cinema di cartongesso e articolate sessioni sul set. A tal proposito, Eleanor Coppola fornisce informazioni alquanto preziose per quelli che amano scrutare il cinema attraverso il buco della serratura: l’ingaggio di indigeni Ifugao assoldati per vivere direttamente sul set, nelle capanne ai piedi del Tempio di Kurtz, nel quale cadaveri reali erano ammassati; la realizzazione del Tempio sulla base di sogni e premonizioni; il complicato ingaggio di Marlon Brando e la ricerca faticosa del personaggio di Kurtz, sovrumano, mitico, al limite della figura teatrale.

In definitiva, questo lungo e dettagliato diario sulla realizzazione di uno dei più visionari film sulla guerra e i suoi effetti sulla psiche umana, altro non sembra che uno stratagemma utilizzato da Eleanor Coppola per sfatare la sua visione mitologica del marito, rivelare a se stessa e al lettore le verità nascoste di una donna vissuta all’ombra di un uomo “ingombrante”. Emerge con chiarezza in che misura i conflitti di Willard e l’elevazione di Kurtz a figura leggendaria riflettessero lo stato di Ford Coppola e dei coniugi Coppola in quegli anni. Insomma: Willard e Kurtz, ovvero Eleanor e Francis.

Titolo italiano: Diario dell’Apocalisse. Dietro le quinte del capolavoro di Francis Ford Coppola
Titolo originale: Notes on the Making of Apocalypse Now
Autore: Eleanor Coppola
Traduzione: Chiara Briganti, Elisabetta Mancini, Daniela Origlia
Casa editrice: Mimimum Fax
ISBN: 88-7521-103-5
Pagine: 250
Pubblicazione: settembre 2006

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