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Carmine Amoroso

Per Fucine Mute Carmine ha scritto 4 articoli.
Nota biografica

Carmine Amoroso, sposato e padre di due figli (Davide Gabriele e Valerio Mattia), nato a Roma il 16 Gennaio 1967, viene svezzato a pane, Uomo Ragno, X-men, Batman, Superman e cartoni animati (Goldrake, L’uomo Tigre, Capitan Harlock, Ken il Guerriero e Mobile Suit Gundam i suoi preferiti, anche se in pubblico non ammetterà mai di essersi commosso per Heidi o Remì): non soddisfatto, da grande, oltre alla passione per i peplum e gli action movies, ci aggiunge anche quella per i "martial arts" e gli "Hong Kong" movies (adora i film con protagonisti Bruce Lee, Jet Li e Jackie Chan; per la regia, ama le regie mozzafiato del grande John Woo e dei fratelli Wachowski).

Nel periodo 1993–1995, tra studi universitari e lavoretti vari per finanziare le sue passioni, trova il tempo di collaborare a fanzine come Taras (su cui pubblica anche l’albo Dies Irae, progetto di un supereroe italiano, illustrato da Pino Rinaldi), Elektra Magazine e Flex.

Ritenendo che fosse giunto il momento di realizzare un qualcosa che potesse soddisfare un target più ampio di lettori, crea, insieme ad un gruppo di amici, F.L.A.G. (un acrostico per Fumetti, Libri, Avventure, Giochi), una rivista che oltre ad articoli e recensioni, ospita anche interviste esclusive a personaggi famosi dei vari settori esplorati (memorabili quella effettuata per telefono a Stan "The Man" Lee, quelle a John Romita Jr. e Gary Frank ed una ai principali editori italiani).

Dopo soli due numeri, notato da un grande editore quale Giovanni Bovini e dall’intraprendente Sergio Cavallerin, viene chiamato alla Star Comics per occuparsi di IMAGE a seguito della partenza del bravissimo Luca Scatasta.

Avendo sempre amato disegnatori come Pino Rinaldi, i John Romita (Sr. e Jr.), la famiglia Kubert (papà Joe, i di lui figli Adam ed Andy), Gene Colan, Neal Adams, Jim Lee, Gary Frank, Marc Silvestri, Whilce Portacio, Jim Balent e Travis Charest - per dirne pochi – e scrittori come James Robinson, Stan Lee, Garth Ennis e Chris Claremont realizza, così, il suo sogno di poter lavorare, seppure indirettamente, con alcuni di loro.

La collaborazione con la famosa casa editrice di Bosco (PG), iniziata con IMAGE numero 11, si amplia a vari speciali ed alla serie spin-off WildC.A.T.s: durante questo lasso di tempo, svolge i ruoli di editor e traduttore, lavorando su tutti i più significativi eroi della IMAGE (WildC.A.T.s e Wetworks, Gen13 e Deathblow, ShadowHawk e Wildstar, Cyberforce e Codename: Strykeforce, Ballistic e tanti altri), organizza la visita di Jim Lee e del suo entourage in Italia a Roma e Milano (Maggio 1995), riuscendo a dare ampio risalto sui media (quotidiani, riviste e televisione, tra cui anche RAI 1) all’avvenimento. Tentato dalla possibilità di vedere coronato il suo sogno di "fare" fumetti, scrive due storie per la casa editrice Fenix di Roma, di cui una, "Povero Diavolo", seppur realizzata da un ottimo disegnatore come Fabio D’Agata e passata in fase di produzione, non verrà più pubblicata a causa della chiusura della testata su cui era programmata.

La WILDSTORM, gli studios creati da Jim Lee all’interno della Image, lo invita per il luglio dello stesso anno a San Diego, ove partecipa anche alla Comic Convention come ospite: qui sottopone alcune sue sceneggiature a Scott Dunbier, all’epoca editor di Deathblow, ricevendone forti e sentiti apprezzamenti per il suo modo di scrivere e sceneggiare. Intanto, Jim Lee gli fa un gradito regalo creando, sulle pagine di un racconto in due parti di Gen13, pubblicato in Italia dalla Star Comics col titolo di Vacanze Romane, un personaggio di nome Armato, che nella vita "quotidiana" ha il suo nome e cognome (fa lo stesso, in quei due numeri, con i principali esponenti della Star Comics da lui conosciuti!).

Intanto, con la Star Comics e Pino Rinaldi, dall’antico "Dies Irae", si effettuano i preparativi per la realizzazione della prima trilogia di un nuovo supereroe, all’epoca chiamato RIGEL.

Tutto si interrompe, quando, improvvisamente, Carmine si ritira dalle scene, prendendosi cinque anni di riposo sabbatico, al termine dei quali si presenta con questo personaggio, TAG17, che, pur non essendo un supereroe, è un tentativo di fare fumetto italiano seguendo canoni non europei.

Carmine Amoroso, sposato e padre di due figli (Davide Gabriele e Valerio Mattia), nato a Roma il 16 Gennaio 1967, viene svezzato a pane, Uomo Ragno, X-men, Batman, Superman e cartoni animati (Goldrake, L’uomo Tigre, Capitan Harlock, Ken il Guerriero e Mobile Suit Gundam i suoi preferiti, anche se in pubblico non ammetterà mai di essersi commosso per Heidi o Remì): non soddisfatto, da grande, oltre alla passione per i peplum e gli action movies, ci aggiunge anche quella per i "martial arts" e gli "Hong Kong" movies (adora i film con protagonisti Bruce Lee, Jet Li e Jackie Chan; per la regia, ama le regie mozzafiato del grande John Woo e dei fratelli Wachowski).

Nel periodo 1993–1995, tra studi universitari e lavoretti vari per finanziare le sue passioni, trova il tempo di collaborare a fanzine come Taras (su cui pubblica anche l’albo Dies Irae, progetto di un supereroe italiano, illustrato da Pino Rinaldi), Elektra Magazine e Flex.

Ritenendo che fosse giunto il momento di realizzare un qualcosa che potesse soddisfare un target più ampio di lettori, crea, insieme ad un gruppo di amici, F.L.A.G. (un acrostico per Fumetti, Libri, Avventure, Giochi), una rivista che oltre ad articoli e recensioni, ospita anche interviste esclusive a personaggi famosi dei vari settori esplorati (memorabili quella effettuata per telefono a Stan "The Man" Lee, quelle a John Romita Jr. e Gary Frank ed una ai principali editori italiani).

Dopo soli due numeri, notato da un grande editore quale Giovanni Bovini e dall’intraprendente Sergio Cavallerin, viene chiamato alla Star Comics per occuparsi di IMAGE a seguito della partenza del bravissimo Luca Scatasta.

Avendo sempre amato disegnatori come Pino Rinaldi, i John Romita (Sr. e Jr.), la famiglia Kubert (papà Joe, i di lui figli Adam ed Andy), Gene Colan, Neal Adams, Jim Lee, Gary Frank, Marc Silvestri, Whilce Portacio, Jim Balent e Travis Charest - per dirne pochi – e scrittori come James Robinson, Stan Lee, Garth Ennis e Chris Claremont realizza, così, il suo sogno di poter lavorare, seppure indirettamente, con alcuni di loro.

La collaborazione con la famosa casa editrice di Bosco (PG), iniziata con IMAGE numero 11, si amplia a vari speciali ed alla serie spin-off WildC.A.T.s: durante questo lasso di tempo, svolge i ruoli di editor e traduttore, lavorando su tutti i più significativi eroi della IMAGE (WildC.A.T.s e Wetworks, Gen13 e Deathblow, ShadowHawk e Wildstar, Cyberforce e Codename: Strykeforce, Ballistic e tanti altri), organizza la visita di Jim Lee e del suo entourage in Italia a Roma e Milano (Maggio 1995), riuscendo a dare ampio risalto sui media (quotidiani, riviste e televisione, tra cui anche RAI 1) all’avvenimento. Tentato dalla possibilità di vedere coronato il suo sogno di "fare" fumetti, scrive due storie per la casa editrice Fenix di Roma, di cui una, "Povero Diavolo", seppur realizzata da un ottimo disegnatore come Fabio D’Agata e passata in fase di produzione, non verrà più pubblicata a causa della chiusura della testata su cui era programmata.

La WILDSTORM, gli studios creati da Jim Lee all’interno della Image, lo invita per il luglio dello stesso anno a San Diego, ove partecipa anche alla Comic Convention come ospite: qui sottopone alcune sue sceneggiature a Scott Dunbier, all’epoca editor di Deathblow, ricevendone forti e sentiti apprezzamenti per il suo modo di scrivere e sceneggiare. Intanto, Jim Lee gli fa un gradito regalo creando, sulle pagine di un racconto in due parti di Gen13, pubblicato in Italia dalla Star Comics col titolo di Vacanze Romane, un personaggio di nome Armato, che nella vita "quotidiana" ha il suo nome e cognome (fa lo stesso, in quei due numeri, con i principali esponenti della Star Comics da lui conosciuti!).

Intanto, con la Star Comics e Pino Rinaldi, dall’antico "Dies Irae", si effettuano i preparativi per la realizzazione della prima trilogia di un nuovo supereroe, all’epoca chiamato RIGEL.

Tutto si interrompe, quando, improvvisamente, Carmine si ritira dalle scene, prendendosi cinque anni di riposo sabbatico, al termine dei quali si presenta con questo personaggio, TAG17, che, pur non essendo un supereroe, è un tentativo di fare fumetto italiano seguendo canoni non europei.

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F.L.A.G.