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Moni Ovadia

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Nota biografica

Moni Ovadia nasce a Plovdiv, in Bulgaria, nel 1946, da una famiglia ebraica. Alla fine degli anni Quaranta si trasferisce a Milano con la sua famiglia. Dopo la laurea in Scienze Politiche, comincia la sua attività artistica come cantante e musicista nel gruppo dell’Almanacco Popolare. Nel 1972 fonda e dirige il gruppo “Gruppo Folk Internazionale” che si dedica allo studio della musica tradizionale di vari paesi, in particolare dell’area balcanica.
L’attività teatrale inizia nel 1984 quando avvia una serie di collaborazioni con numerose personalità teatrali tra cui Pier’ Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. Moni Ovadia fonde così le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva. Nel 1990 fonda la Theater0rchestra e inizia a lavorare stabilmente con il CRT Artificio di Milano che produce lo spettacolo Golem messo in scena con la collaborazione di Daniele Abbado. Ma è con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, che Ovadia s’impone all’attenzione del grande pubblico.
Ha collaborato con il Piccolo Teatro di Milano dove ha realizzato vari spettacoli, quali “Ballata di fine millennio”, grandissimo successo di critica e di pubblico, con il quale ha intrapreso un’impegnativa tournée nelle principali città italiane, con il Festival Roma Europa nel giugno 1995, con il Teatro Biondo Stabile di Palermo dove ha messo in scena, fra l’altro, “Il caso Kafka”, con il Festival di Gibellina. Nel l’ottobre del 1998 ha presentato “Trieste... ebrei e dintorni” al Politeama Rossetti, uno spettacolo prodotto in esclusiva per il Teatro Stabile di Trieste e, nel novembre dello stesso anno, al Piccolo Teatro di Milano “Mame, mamele, mamma, mamà”. L’ultima produzione in ordine cronologico risale all’autunno 2003 con lo spettacolo “L’armata a cavallo”, un libero adattamento del testo omonimo di Isaak Babel’.

L’attività di Moni Ovadia non si è limitata solo a quella teatrale: per il cinema ha prestato il suo volto partecipando a “Caro Diario” di Nanni Moretti, e con il ruolo di coprotagonista, a “Facciamo Paradiso” di Mario Monicelli.
Nel luglio 1995 gli viene conferito dal Sindaco di Firenze il “Sigillo per la pace”, Premio speciale UBU 1996 per le sperimentazioni su teatro e musica.
Numerosi anche i libri pubblicati: “Perché no” (Bompiani 1996), il testo integrale “Oylem Goylem” (“I Miti” Mondadori 1998), l’autobiografia   “Speriamo che tenga” (Mondadori 1998), il saggio sull’umorismo ebraico “L’ebreo che ride” (Einaudi 1998), “Ballata di fine Millennio”, cofanetto libro + CD (Einaudi 2000) e infine il saggio “Vai a te stesso” (Einaudi 2002). Ovadia ha prodotto inoltre alcuni CD con le musiche dei suoi spettacoli.

Il teatro come risorsa della cultura europea

Sono un cittadino fortemente europeo. Lo sono anche per fortuna, perché nella mia famiglia ci sono diverse linee europee: mio nonno era di Smirne, il mio bisnonno di Salonicco, mio nonno materno di Nis, in Serbia; siamo italiani da molte generazioni, di status, anche se in Italia io ci sono arrivato da profugo, come i […]