// Gli articoli dell\'autore

Paolo Zito

Per Fucine Mute Paolo ha scritto 2 articoli.
Nota biografica

Nato a Trieste il 29 maggio del 1982, passa un'infanzia tranquilla tra Lego, prime letture e cartoni animati. Durante gli anni del liceo, quando non era troppo impegnato a fingere di studiare, si appassiona ai grandi classici della letteratura e della poesia, per poi farsi risucchiare dall'ossessione per i manga e la letteratura nipponica.
Finito il liceo, dopo aver scritto almeno quindicimila poesie trash e potenzialmente creato una decina di best-seller (nella sua testa), decide di spostarsi a Padova per studiare Psicologia, combattere il crimine e diventare un poeta maledetto. L'impresa non va a buon fine, e si ritrova di nuovo nell'asburgica città di mare, dove, dopo un drastico taglio di chioma, decide di iscriversi a Scienze della ComunicazionE. Il novello Sansone continua così la sua eterna missione per riuscire a trovare del tempo in cui scrivere dei capolavori, ma per ora la vita da studente gli tarpa constantemente le ali.
Sperando in un futuro più roseo, collabora scrivendo recensioni, intervistando chi può quando può dove può e si lamenta costantemente della sua condizione.

Federico Zampaglione

Fred Zombieglione

Paolo Zito (PZ): Innanzitutto complimenti per il premio “Nuove visioni”, fortemente voluto dalla rivista Nocturno e in particolare da Manlio Gomarasca. Federico Zampaglione (FZ): È stato un grande piacere, poiché Nocturno è l’unica rivista di genere che abbiamo in Italia, per cui è assolutamente credibile e ferrata su quel discorso. E ricevere un premio da un’entità […]

Lisergia del sol levante

Titolo: Sayonara, gangstersAutore: Takahashi Gen’ichirō Traduzione: Gianluca CociTitolo originale: Sayonara, gyangutachiAnno di pubblicazione: 2008Prima ed. italiana: 2008 Editore: Rizzoli, Milano Collana: BUR scrittori contemporanei Pagine: 384 Prezzo: 10,50 Euro ISBN: 9788817020350 C’è stato un tempo in cui tutti avevano un nome, un tempo in cui i nomi venivano dati alle persone dai rispettivi genitori.L’ho letto […]