// Gli articoli dell\'autore

Stefano Calzati

Per Fucine Mute Stefano ha scritto 29 articoli.
Nota biograficaStefano Calzati è nato a Bologna nel 1983. Laureato in Editoria e Giornalismo alla Sapienza di Roma, ama viaggiare e scrivere, passioni che lo hanno spinto spesso a girovagare around the world senza troppa logica, nè certezze, pubblicando contributi sparsi su varie riviste. Al momento è dottorando in Cultural Studies alla University of Leeds, con un progetto sulla letteratura di viaggio sulla Cina.

Sull’estetica amatoriale: James Agee e il Neorealismo

Ho il sospetto di essere, più di quanto non si creda, nella vostra stessa situazione: profondamente affascinato dai film, considerevolmente abituato fin dall’infanzia a guardarli, a rifletterne, a parlarne. Ma assolutamente, o quasi, senza alcuna esperienza, o anche solo qualche conoscenza di seconda mano, su come essi siano realizzati. Se questo assunto è corretto, partiamo […]

Il fascino pop della monarchia (discreta)

Una marea oranje, accompagnata da un puzzo oleoso di alcol e urina e da mega decibel di musica tecno e canti simil-popolari, ha in-festato l’ultimo weekend di aprile di ogni città, paese e villaggio dei Paesi Bassi. È il tributo pop alla monarchia Orange, appunto, che regna sui sudditi neerlandesi con zelante riserbo (quantomeno al […]

La “sociologa” Pauline Kael: fama e avversione nella critica cinematografica americana

Pauline Kael (1919-2001) è stata uno dei critici cinematografici più influenti e celebrati del panorama americano. Firma per oltre vent’anni della rivista The New Yorker, tanto amata dai lettori, quanto avversata dai suoi stessi colleghi, sui quali, per altro, Kael non disdegnava di esprimere giudizi ai limiti dell’offesa (famosa fu la disputa con Andrew Sarris, […]

Andrew Sarris e la “politique des auteurs” à l’americaine

Una rassegna sui critici cinematografici americani più influenti del ’900 non può che partire da Andrew Sarris, forse il più “europeo” tra i critici americani, poiché colui che, per primo, fece propri i presupposti teorici della “politique des auteurs” – propugnata in Francia da André Bazin, François Truffaut, Jean-Luc Godard e soci sui Cahiers du […]

Luchino Visconti e il suo cinema operistico hors du temps

Il saggio The Operatic Realism Of Luchino Visconti[1] (Il realismo lirico di Luchino Visconti) apre la seconda sezione della raccolta Totally, Tenderly Tragically, intitolata Films And Filmakers, e rende omaggio, come si può ben immaginare, a Luchino Visconti, altro regista italiano molto amato da Phillip Lopate. È questo l’ultimo tributo, all’interno della suddetta raccolta, dedicato […]

Estasi e disillusione: il cinema di Antonioni visto da un Americano

Volendo continuare a tessere la trama critico-cinematografica (e biografica) dell’autore newyorchese Phillip Lopate, un imprescindibile spunto di riflessione è offerto dal saggio di apertura della raccolta Totally, Tenderly, Tragically, intitolato Anticipation Of La Notte:The “Heroic” Age Of Moviegoing[1] (L’attesa per La Notte: l’età “eroica” delle uscite al cinema) e dedicato ad uno dei più grandi […]

Phillip Lopate e la recherche del Centauro cine-letterario

Totally, Tenderly, Tragically è una collezione di saggi e riflessioni a sfondo cinematografico del saggista e critico americano Phillip Lopate. Così come evoca simbolicamente il titolo stesso dell’opera (ripreso da un dialogo tra Michel Piccoli e Brigitte Bardot ne Le Mepris di Jean-Luc Godard), gli scritti presentati hanno una forte connotazione intimistica, empatica, soggettivistica e, […]

Phillip Lopate

Phillip Lopate, la critica made in USA e la reinterpretazione del Neorealismo italiano

Ho intervistato Phillip Lopate una seconda volta a metà novembre 2008, dunque circa un mese e mezzo dopo il primo incontro. In questa seconda circostanza, l’intervista ha seguito una struttura molto più metodica e impostata, indagando approfonditamente le implicazioni critico-letterarie soggiacenti alle sue due principali opere di critica letteraria: American Movie Critics e Totally, Tenderly, […]

Phillip Lopate

Il cinema e l’apologia della critica militante secondo Phillip Lopate

La mia prima intervista con Phillip Lopate, qui di seguito riportata, risale all’inizio di ottobre 2008 ed è stata condotta nella sua casa di Brooklyn, a New York. Più che di una “intervista” vera e propria si tratta piuttosto di una conversazione, di un incontro dai tratti informali, in sintonia con l’idea di Lopate secondo […]