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Fabrizio Maurel

Per Fucine Mute Fabrizio ha scritto 6 articoli.
Nota biografica

Fabrizio Maurel ha fondato nel 1993 l’Associazione culturale A.C.T.I.S. di Trieste organizzando il laboratorio permanente rivolto al teatro di ricerca (Laboratorio MUR); nel 1997 ha organizzato gli spazi-laboratorio presso il Teatro Incontro di Trieste con attivazione di corsi (espressione corporea, sperimentazione e ricerca teatrale); nel 1999 ha curato la direzione artistica di manifestazioni in Regione e a Trieste ("A oriente degli occhi" con il contributo della 6° Circoscrizione del Comune di Trieste; "Musica-Trieste" in collaborazione con l’Associazione Autonoma Commercianti Trieste); direzione artistica ed organizzativa delle "Domeniche ecologiche" del Comune di Trieste per il biennio 2000-2001; nel 2002, direzione artistica del festival "Pianeta Poesia" (Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Provincia e del Comune di Trieste; contributo della Regione Friuli–Venezia Giulia, dell’Agenzia di Informazione e Accoglienza Turistica di Trieste della Cassa di Risparmio di Trieste, del Centro Interregionale Servizi Volontariato del Friuli-Venezia Giulia).

Dal 1978 al 1980 corsi del Teatro Studio "ACTOR’S DRAMA", tecniche di espressione teatrale (dizione, recitazione, espressione corporea) tenuti da Mauro Likar (attore e regista teatrale, pittore e scenografo) a Trieste, in Italia e al Teatro italiano di Rijeka (Croazia); dal 1981 al 1984 al Velemir Teatro all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Trieste studiando recitazione, espressione corporea, acrobatica e tecnica e pratica della scena teatrale; corsi di mimo e pantomima con Enzo Scala che è stato allievo alla Scuola Internazionale di Mimo di Marcel Marceau (Parigi) e alla Scuola di Mimo di Etienne Decroux (Parigi); dal 1985 al 1988, laboratori internazionali di teatro, Montepulciano (Toscana) con Marcel Marceau e Yves Lebreton e Scuola del mimo corporeo di Etienne Decroux (Parigi); dal 1989 al 1991 alla Scuola-laboratorio, i Teatri Impossibili del Teatro Continuo (Padova) corsi di Teatri tradizionali orientali; Danza Orissi e Danza Kathakali (India); seminari di regia e lavoro sull’attore tenuti da Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret (Danimarca) e del progetto I.S.T.A. (International school of theatre anthropology); studi sulla presenza dell’attore e il corpo dilatato; tra il 1992 e il 1993, laboratori con Pierpaolo Koss (Genova-Italia), su tecniche di danza neo-espressionista, Kabuki e Butoh giapponese (la Compagnia Pierpaolo Koss ha partecipato ai più importanti festival di teatro-danza italiani ed europei); dal 1993 continua a partecipare a diversi incontri di lavoro fra i maestri collaboratori dell’ I.S.T.A., seguendo alcuni festival italiani (Volterra-teatro in Toscana, Sant’Arcangelo dei teatri-Rimini, Oriente-Occidente, Rovereto-Trento); dal 1988 organizza laboratori di teatro e produce performance e spettacoli teatrali in spazi pubblici e teatri (I Caligola, 1988; Vetraie, 1990; Lavori in corso, 1992; Ricordi di cronaca futura, 1993; nel 1995 e nel 1996 con gli allievi del Laboratorio MUR "Teatri al metro quadrato", tre produzioni teatrali (Da Cristo a Cristo via sedia, Lalal’u, Delicato a Majakovskij:Questo!); dal 1998 al 2002, insegnante di teatro in diversi ambienti cittadini, creando corsi e laboratori per bambini, studenti a tutti i livelli, adulti, disabili, e persone socialmente a rischio; le sue ultime produzioni sono "Fluide meccaniche" in collaborazione con l’Associazione culturale "Gli Ammutinati" e "Don Chisciotte non pervenuto", evento teatrale nato da un laboratorio fatto con i disabili dell’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
In virtù delle competenze suesposte, il candidato si offre di ricoprire il ruolo di Responsabile del laboratorio attoriale, nella gestione delle risorse e delle attività di laboratorio attoriale, comprensive dei momenti formativo-didattici, a carattere teorico e pratico.

Un sogno-fatica millimetrico del VolterraTeatro06

Scrivo senza una precisa direzione di logica e di tempo, con onesto e disordinato intendimento di voler confondere, e portare i lettori a cercare e vedere nelle parole di questo “racconto liberato ”, le situazioni e le realtà, semplici e difficili, vitali e problematiche di questo festival. Liberato dalla cronaca e lasciato andare alle sensazioni.Come […]

Roberto Bacci

Bucare il cielo dei sensi

Il raglio dell’asino, dedicato a L’idiota di F. Dostoevskij; ultimo lavoro della compagnia laboratorio di Pontedera. Produzione Fondazione Pontedera Teatro 2003. Essere idiota, provare ad esserlo… Idiota, un’apparente squallida qualità. La concreta e a volte insostenibile aderenza ai sogni, a quei sogni che sono la realtà di un essere umano. Fabrizio Maurel (FM): Festival, rassegne, […]

Armamaxa

Braccianti. La memoria che resta

Fabrizio Maurel (FM): Vorrei sentire due parole veloci e leggere sulla nascita del gruppo, e sul vostro curioso nome… Armamaxa (A): Il nostro è un gruppo che raccoglie tre individui, Enrico Messina, Micaela Sapienza e Alberto Nicolino che al momento non è qui perché non fa questo spettacolo e che è nato per cercare di […]

Motus

Anomalia teatrale

È appena finito Splendid’s in una delle camere dell’Hotel Astoria di Udine, e subito all’interno di questo spazio reale e teatrale intervistiamo Sandra Angelini, una dei responsabili dell’organizzazione e dell’ufficio stampa dei Motus. Fabrizio Maurel (FM): Origine, morti e nascite varie; evoluzioni di Motus… Motus (M): La compagnia nasce nel 1991 ed è fondata da […]

Armando Punzo

Il teatro delle diversità

Fabrizio Maurel (FM): Quali testi cercare per operare sul teatro, per sottrarre il teatro al teatro: è necessario cercare quello che non ci rassicura? Brecht, Nietzsche e le tue “cose fatte” sono come dei vagoni che attraversano le stazioni del teatro, e hanno in sé qualcosa di sensuale, di mortale, di mai finito. Eppure ogni attimo […]

Aria sospesa

Venerdì nove maggio, anno corrente di nostro mr. Signore… Mortegliano, Udine, Italia, Europa, mondo; attesa del momento, Marlene Kuntz. Arrivano con quel “tardo” che non guasta, salgono sul palco e iniziano senza convenevoli…Ore 22.30 circa ed è subito bagarre ormonale e neurale. Due ore di concerto, quasi, pubblico-parentado variegato e ben disposto. Poco più in […]