// Gli articoli dell\'autore

Dario Gigante

Per Fucine Mute Dario ha scritto 60 articoli.
Nota biograficaNato nel 1982, Dario Gigante, una laurea in filosofia e un master in sceneggiatura, ha pubblicato due romanzi e firmato il libretto del Singspiel di Angelo Vitaliano "Alice. Flusso cosciente di musica e parole" (2017). Per due volte finalista, nel 2010 e nel 2011, al premio di critica cinematografica Alberto Farassino, ha vinto, sempre nel 2011, il premio europeo Young and Innocent. Ha collaborato con diverse testate web.

L’amore fugge. Itinerario sentimentale nel cinema di Jacques Demy

Secondo il Simposio di Platone, Eros è figlio di Penia, la Povertà. E proprio alla natura materna, a un’indigenza avita ed ereditaria, va imputata, a detta del filosofo, la fatale latitanza dell’oggetto del desiderio, tanto più bramato perché assente, investito, a distanza, di un appetito emotivo che si accresce nella separazione. È quanto accade, in […]

Lorenzo e Olivia. Io e te

Lo spazio scenico ha sempre ricoperto un ruolo decisivo nel cinema di Bernardo Bertolucci e, in particolare, la dialettica sofferta e conflittuale tra interni, ideali spelonche di personaggi in fuga dalla vita e alla ricerca d’isolamento e rifugio, ed esterni, esclusi, temuti, aborriti. Tra i libri del suo bugigattolo romano, Pierre Clémenti, in una sorta […]

Scena trentaquattro. Interno notte

La sceneggiatura è una bottoniera che si schiude asola dopo asola rivelando ciò che copre (o nasconde)… (Age, Scriviamo un film) Cosa rimane di lui? Un fascio di nervi, due occhi che aggettano, un viso scarnificato e consunto, una pellaccia livida. Non mangia, non beve. Solo l’indispensabile. Nel dubbio se assumere anche quello. E dire […]

Appassionata. Oltre lo scandalo

C’era una volta il cinema erotico. In Italia. E Appassionata, correva l’anno 1974, complici lo scalpore, le grane con la censura, il chiacchiericcio alimentato, attirava frotte di spettatori. Le ragioni che resero la pellicola di Calderone un cult movie ancor oggi ricordato, benché tralasciato dagli storiografi ufficiali, non possono che declinarsi al plurale, come sempre […]

Crizia, pioniere dell’ateismo

Tra le figure più affascinanti e, al contempo, obliate della sofistica, il movimento intellettuale fiorito nell’Atene del V secolo a. C., vi è senza dubbio Crizia. Poco citato, studiato con riluttanza, adombrato dal corpo teoretico di assai più vistose personalità coeve. Per le scelte compiute in vita e i ricordi che a lui e soprattutto […]

Coral Glynn. C’era una volta in Inghilterra…

Titolo: Coral GlynnAutore: Peter CameronEditore: Adelphi Traduzione: G. OnetoPagine: 212Rilegatura: brossuraAnno: 2012Prezzo: 18,00 EuroISBN/EAN:  9788845926884 Per catalogare correttamente Coral Glynn all’interno della narrativa di Peter Cameron, è bene indietreggiare con la memoria di un paio di romanzi. Scavalcare, perciò, Someday this pain will be useful to you, alias Un giorno questo dolore ti sarà utile, e retrocedere […]

Il gusto del sakè. Riparlare d’Ozu, cinquant’anni dopo

Il 12 dicembre 1963, battuto dal cancro, esalava l’ultimo respiro Yasujirō Ozu (o, alla maniera nipponica che vuole il cognome anteposto al nome, Ozu Yasujirō). Macabra coincidenza o estensione coerente delle simmetrie armoniche che governarono il suo cinema, il regista moriva proprio il giorno del suo sessantesimo compleanno, lasciando incompiuto il progetto a cui lavorava […]

La scrittura e la maschera. Ingmar Bergman romanziere

Come le liriche amorose di Saffo, i dialoghi di Platone, i drammi di Shakespeare o Guerra e pace di Tolstoj o tutte le opere che hanno saputo eternarsi cogliendo l’impermeabilità alla Storia di certe configurazioni dell’interiorità umana, di dinamiche e aspirazioni collettive, anche il cinema di Ingmar Bergman si è guadagnato, di diritto, lo statuto […]

A simple life. Quel che resta del giorno (di Ah Tao)

Il denominatore comune dei tre titoli d’essai distribuiti dalla Tucker Film dal 2010 a oggi, il giapponese Departures, il sud-coreano Poetry e, ora, l’hongkonghese A simple life, non può essere identificato, soltanto, con un’origine che ci conduce nel lontano Oriente, tra paesaggi esotici e arcani e personaggi con gli occhi a mandorla e i capelli […]

Inseparabili. Piperno è tornato

“Mi sono fatto l’idea che la memoria sia una condanna, che non ci sia niente di lirico in essa, che i ricordi siano appunto una specie di fuoco amico: bordate di cannone che colpiscono il fratello invece che il nemico” dichiarava Alessandro Piperno a Cristina Taglietti (Corriere della sera, 15 luglio 2010). La memoria che […]