// Gli articoli dell\'autore

Dario Gigante

Per Fucine Mute Dario ha scritto 60 articoli.
Nota biograficaNato nel 1982, Dario Gigante, una laurea in filosofia e un master in sceneggiatura, ha pubblicato due romanzi e firmato il libretto del Singspiel di Angelo Vitaliano "Alice. Flusso cosciente di musica e parole" (2017). Per due volte finalista, nel 2010 e nel 2011, al premio di critica cinematografica Alberto Farassino, ha vinto, sempre nel 2011, il premio europeo Young and Innocent. Ha collaborato con diverse testate web.

Un giorno questo dolore ti sarà utile. Il film

Per lungo tempo Roberto Faenza, campione d’adattamenti cinematografici, ha sognato di trasporre su pellicola Il giovane Holden, senza riuscire ad accaparrarsene i diritti. Un giorno questo dolore ti sarà utile rappresenta, almeno simbolicamente, un risarcimento. Se, infatti, il desiderato “incontro” con Jerome David Salinger è sfumato nell’uggia del rimpianto, Peter Cameron è giunto a rivestire, […]

The Iron Lady. Meryl Streep show

In un tempo remoto, quando il cinema era ancora giovane e la politique des auteurs nemmeno all’orizzonte, prese a circolare, nell’ambiente, l’interrogativo, per nulla scontato, su chi fosse l’autore di un film. Il produttore? Il regista? Qualcuno si spinse ad azzardare, come risposta, la diva. Ecco, quest’ultima e fantasiosa soluzione sembra attagliarsi perfettamente al caso […]

L’industriale. La Crisi di un uomo

Se per Elio Petri la classe operaia va in Paradiso, per Giuliano Montaldo, che dalla prossimità umana e professionale con Petri, come con Carlo Lizzani, Gillo Pontecorvo, Francesco Rosi, ha tratto linfa ispirativa e vocazione al cinema impegnato, la borghesia brucia all’inferno. E non in gironi ultraterreni; in un inferno che incendia questo nostro mondo […]

Midnight in Paris. Tempo di stardust memories

Elegia melanconica e idillio metropolitano, notturno romantico e gioconda stravaganza, Midnight in Paris è, prima di tutto, un atto d’amore verso la capitale francese, e, ancora, un sogno a occhi aperti, la mitografia di una temperie culturale e creativa irripetibile, la celebrazione di un passato che s’imbosca nei recessi della Storia e che misteriosamente ricompare, […]

Tomboy. Innocenza e libertà dei jeux interdits

Tomboy situa se stesso alla confluenza di due importanti direttrici. La prima coincide con il prezioso fil rouge che da Zero in condotta di Jean Vigo al recente Tutti per uno di Romain Goupil, attraverso passanti fondamentali come I quattrocento colpi di François Truffaut e Zazie nel metrò di Louis Malle, percorre la storia del […]

La pelle che abito. Chirurgia di una vendetta

Correva l’anno cinematografico 1982 e, in una scena di Labirinto di passioni riluttante all’oblio, ritrovavamo il personaggio di Marta Fernández Muro, sottopostosi a un ardito intervento di chirurgia plastica, con le fattezze di Cecilia Roth. Dall’altra parte, dibattere di rappresentazione cinematografica della transessualità e tacere il nome di Almodóvar equivale a compiere uno dei torti […]

Terraferma. Tracce di Crialese

Riconoscere l’impronta di Emanuele Crialese in Terraferma non è affatto difficile. Un colpo d’occhio è sufficiente per cogliere immagini familiari. Un minimo di attenzione al soggetto basta per afferrare i temi e i problemi che percorrono l’opera del regista fin dagli esordi. Il mare, indomito e periglioso, che riempie l’orizzonte, nutre gli uomini, sconvolge le […]

Alle radici dell’Essere. The tree of life

Mentre scorrono, sullo schermo, ampie vedute di una natura millenaria, frondosa e veneranda, sovrastate dalla voice over auratica di uno o più dei personaggi, identificare Terrence Malick e il suo stile inconfondibile, maturato nei cinque film diretti dal 1973 a oggi, è quasi un colpo d’occhio. Certo, seguire poi il regista lungo il filo – […]

Sorelle Mai, la forza delle radici

Viene spontaneo domandarsi, guardando Sorelle Mai, perché Venezia si sia dimostrata così ingenerosa da negare, a un film simile, l’adito al concorso. Il paragone fra gli italiani in gara per il Leone e quest’opera, ingiustamente relegata al fuori concorso, autorizzerebbe (eccome se le autorizzerebbe) polemiche postume che, tuttavia, non ha senso ora sollevare. Avevamo lasciato […]

127 ore

Chi è Danny Boyle? Uno sperimentatore inesausto? Oppure un abile opportunista, capace sia di congegnare, a dispetto di un budget contenuto, pellicole destinate a divenire fenomeni generazionali (Trainspotting), sia d’imbastire sequenze luculliane studiate per fare incetta di Oscar (The Millionaire)? La verità, probabilmente, sta nel mezzo. Di certo si presume che a un professionista pronto […]