Luigi Nacci (LN): Ho letto in una tua intervista di qualche tempo fa che ti dichiari abbastanza ottimista sull’andamento della giovane critica italiana, vista anche la difficoltà di trovare lo spazio adeguato nei quotidiani, nell’editoria. Hai fatto i nomi di Lagazzi, Raffaelli, Cortellessa, Onofri, Scarpa, Pedullà, Febbraro, Piccini, Trevi. Rispetto ai critici appena citati, tu, […]
Luigi Nacci (LN): Umberto Piersanti: poeta, romanziere, critico, docente universitario, film-maker, autore per la televisione, insomma, una vocazione artistica e intellettuale dal sapore pasoliniano. Pasolini scriveva in Poeta delle ceneri che non c’è altra poesia che l’azione reale e che avrebbe voluto essere scrittore di musica per poter comporre musica, ovvero l’unica azione espressiva indefinibile […]
Luigi Nacci (LN): Gabriella Sica, mi pare, prima ancora che una poetessa, una reale appassionata di poesia. Anzi, più che di passione sarebbe più opportuno parlare di venerazione. Penso alla direzione di “Prato Pagano”, in cui molti autori giovani hanno trovato spazio; agli studi sulla metrica, non con il piglio accademico ma con la voglia […]
Luigi Nacci (LN): Aldo Nove, a Trieste per la presentazione del libro di Fulvio Senardi, intitolato appunto Aldo Nove (Firenze, Cadmo Editore, 2005). Ti farò alcune domande prendendo spunto da un intervento che tu hai fatto alla scuola Holden sei anni fa, che si intitolava La poesia dopo la fine della poesia. Tradizione letteraria e […]
Nelle battute finali dell’introduzione alla celebre antologia Poeti italiani del secondo Novecento (Mondadori, 1996), Stefano Giovanardi indica -analizzando il panorama poetico italiano a noi più prossimo- nei giovani poeti dotati di una «misura “minore” e provata, a loro modo neocrepuscolare, geneticamente aliena dall’esaltazione del soggetto e ugualmente riottosa nei confronti di qualsiasi “massimo sistema”» gli […]
Sergio Penco è senza dubbio uno dei poeti più interessanti del secondo novecento triestino, un autore che a nostro giudizio, se avesse sgomitato di più nella “buona società della cultura”, avrebbe potuto ottenere quella visibilità e quella notorietà che altri poeti hanno ottenuto in città come Milano o Roma. Tuttavia è stato forse anche grazie […]
muore diole donne vecchie si alzano come ogni giornoall’alba comprano il pane il vino il pesce Tadeusz Rozewicz, Racconto sulle donne vecchie Ma che bella giornata di sole. Che belle nuvole bianche. Che belle nuvole bianche e caste. Che strade pulite. Ho piantato due piante. Ho steso due paia di mutande in balcone. Le mutande […]