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Amici Amici: Helme Heine e la magia dell’infanzia

Oggi, tutti i libri che abbiano avuto successo vengono proposti in versione cinematografica. Così facendo, si uniforma la fantasia dei lettori di tutto il mondo. Questo mi dispiace, perché ci serve la fantasia per poter vincere le sfide nel futuro dell’umanità.

(Helme Heine, in un’intervista di Dagmar Giersberg, per la traduzione di Isabella Colliva)

Copertina di Amici AmiciL’errore che, molto spesso, commettono i genitori con figli ancora in tenera età è quello di credere che, per avvicinare i bambini alla lettura, sia necessario scegliere un testo ricco di avventure mirabolanti o composto di sole immagini che, a volte, si susseguono senza una logica precisa.

A smentire questa teoria arriva ora a Trieste, alla Biblioteca Comunale Quarantotti Gambini e con la collaborazione del Goethe-Institut Triest e del Goethe-Institut Nancy, la mostra dello scrittore/illustratore Helme Heine, noto in tutto il mondo per i suoi libri tradotti in trentacinque lingue e per la sua capacità di interagire, con illustrazioni e testi carichi di significato, con il mondo dell’infanzia.

L’esposizione è strutturata in modo da presentare al pubblico, adulto ma soprattutto in età prescolare, venti tavole tratte da dodici testi per bambini corredate dai libri stessi resi disponibili dalla biblioteca che ospita la mostra. Questa peculiare disposizione permette ai visitatori non solo di ammirare le illustrazioni, ma anche di toccare con mano i libri e poterli sfogliare in compagnia dei propri figli.

Gli argomenti trattati nelle varie opere, come ama specificare Helme Heine, sono infantili ma non puerili. Il che significa che non bisogna mai sottovalutare l’intelligenza e la fantasia di un bambino. Anche se una tematica, agli occhi di un adulto, può sembrare difficile e complessa da spiegare, non significa che il bambino non sia perfettamente in grado di recepirla, soprattutto se viene descritta attraverso un linguaggio che gli è familiare. A questo proposito, vale la pena citare uno dei primi e più celebri libri di Heine, Elefanteneinmaleins (in italiano Elefante più, elefante meno), il cui protagonista è un elefantino, tratteggiato in modo essenziale, che, fin da piccolo, inizia a contare il numero di cacche che produce ogni anno. A mano a mano che la sua vita si evolve, la quantità di cacca aumenta esponenzialmente finché, a cinquant’anni, l’addizione si trasforma in sottrazione e, di anno in anno, le sue cacche diminuiscono di una. Giunto alla fine della sua esistenza, l’elefante non produce più cacca e non sogna nemmeno più, come faceva all’inizio, i magnifici covoni di fieno, ma vede solo il nulla. Elefanteneinmaleins è dunque la storia di un animale che nasce e muore, ma l’evento viene presentato con disegni e brevi testi che aiutano il bambino a comprendere, senza traumi, che ogni ciclo vitale comporta sempre un inizio e una fine.

Una tavola di Amici Amici

Tra le tematiche affrontate da Heime vi è anche l’amicizia in grado di unire animali molto diversi tra loro. Der Freunde (in italiano Amici, amici) è la storia dei tre più strampalati compagni di avventure mai inventati: Beppe Rosicchia (un topo), Pieretto Galletto (un gallo) e Tonio (un maialino). I tre personaggi, anziché intraprendere avventure stravaganti o pericolosissime, come si crede debba essere in ogni libro per bambini che si rispetti, si divertono a svolgere le più semplici attività quotidiane combinando un sacco di guai. Eccoli, quindi, tutti assieme in bicicletta, due sui pedali e uno sul manubrio, oppure alle prese con un aquilone poco collaborativo, o intenti a travestirsi con gli abiti trovati appesi ad asciugare.

Gli animali sono fondamentali per Heine e per il messaggio che vuole trasmettere, e questo gli permette di entrare in contatto con i bambini trasferendo su carta le loro stesse fantasie: “Il simbolismo degli animali è molto simile in tutto il mondo. L’ape è operosa, la volpe è astuta e birbante, il serpente è ipocrita, la rana una trasformista, con un passato di girino. Chi riesce a trasformarsi così, potrebbe addirittura mutare in un principe. Dato che i lettori dei libri illustrati quasi sempre non sanno ancora leggere – e io uso pochissimo testo per caratterizzare i personaggi – sfrutto tale simbolismo. C’è poi un’altra cosa da dire. Nell’età magica dell’essere umano, vale a dire negli anni prima del cambio dei denti (dagli 0 ai 6 anni), si comprende il linguaggio degli animali. Si è convinti che i leoni possano volare e che l’orsetto abbia una vera e propria anima. In questo periodo, l’essere umano è vicino agli animali come non mai ed è per questo che l’animale ha un significato così particolare nei libri per bambini”.

I testi semplici, o in rima, e i disegni ad acquerello dai colori gradevoli, invitano volentieri ad entrare in quel mondo fantastico per scoprirne il significato profondo e porre fine anche alle proprie paure, come il passaggio dalla veglia al sonno, uscendone arricchiti e pronti ad affrontare la vita vera con la sua quotidianità tutta da godere.

Le illustrazioni di Helme Heine
16/4 – 31/5/2014
lunedì/martedì/mercoledì/venerdì ore 9-13 e 15-19
giovedì ore 9-19, sabato ore 9-13
Trieste, Biblioteca Comunale Quarantotti Gambini
Via delle Lodole, 7A
Ingresso libero
Informazioni: Tel.: +39 040 635763 – info@triest.goethe.org

Biografia dell’autore:

Nato il 4 aprile 1941 a Berlino, Helme Heine ha studiato arte e scienze economiche prima di trasferirsi nel 1966 a Johannesburg, in Sudafrica. Qui egli ha fondato il cabaret politico-letterario Sauerkraut ed è stato anche attivo, tra l’altro, come scenografo, attore e regista.
A metà degli anni Settanta ha fatto ritorno in Germania e nel 1977 ha pubblicato il suo primo libro per bambini dal titolo italiano Elefante + Elefante – , da cui ha avuto inizio la sua carriera internazionale.
Dal 1991 vive in Nuova Zelanda.
I suoi lavori hanno ottenuto molti riconoscimenti e premi, tra gli altri: I più bei libri tedeschi della Fondazione Buchkunst, il Premio europeo di letteratura giovanile, il Grande premio dell’Accademia tedesca per la letteratura per bambini e ragazzi e Premio Grafico.

Il copyright delle immagini presenti dell’articolo è di Helme Heine.

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