Uno dei motivi principali per andare a Lucca negli ultimi anni è l’uscita dei volumetti di Comics&Science, felicissimo risultato dell’utilizzo del fumetto come mezzo divulgativo. Oltre che i maggiori esperti negli specifici campi scientifici, in questi albi sfila il fior fiore degli autori italiani, insieme ad altri professionisti più giovani che senza dubbio si affermeranno presto – alcuni lo hanno già fatto.
Dopo oltre dieci anni di cammino comune, l’edizione 2023 di Lucca Comics & Games non ha visto Comics&Science tra i suoi eventi ufficiali, ma il suo ricchissimo programma si è svolto al Monastero dei Santi Benedetto e Scolastica. Andrea Plazzi, animatore del progetto insieme a Roberto Natalini, ce ne spiega i motivi.
Luca Lorenzon (LL): La domanda sorge spontanea: come mai quest’anno Comics&Science si trova in una zona differente e sembra essersi staccata da Lucca Comics & Games?
Andrea Plazzi (AP): Sono le crisi benedette della crescita. La nostra offerta è molto aumentata: serviva uno spazio apposito per valorizzare un programma che ormai è molto più ampio di quello che normalmente potevamo offrire in maniera adeguata nel contesto di Lucca Comics & Games. Parlo di una certa cura coreografica, un’illuminazione ad hoc, un arredo che renda giustizia alla qualità anche grafica dei nostri fumetti e dei nostri autori. Quindi Comics&Science Palace, in via della Zecca 41. Siamo molto contenti di questa collocazione: chi conosce un po’ Lucca sa come la logistica in questi giorni non sia affatto facile e gli spostamenti, anche a piedi, non sono semplici. Siamo in una strada centrale ma defilata dalle arterie di maggior scorrimento, che in realtà collega.
LL: Pur con i lavori in corso, purtroppo.
AP: Eh… dobbiamo convivere con questo piccolo cantiere esattamente davanti alla nostra entrata. Chiaro che viene da chiedersi se non sarebbe stato possibile finire i lavori in tempo, in vista di questo grandissimo evento… ma sono cose che capitano.
LL: Così sapete che chi viene è veramente motivato.
AP: Sì, però devo dire che anche il passaggio casuale, cioè quello obbligato di gente in transito, ci ha messo in contatto con persone che non ci conoscevano: hanno visto l’ambiente (che – tra l’altro – è a ingresso libero e dove chiunque può entrare) e in questi giorni in cui la pioggia ci accompagna può anche semplicemente fermarsi a rilassarsi un attimo.
LL: E magari nel frattempo impara anche qualche cosa divertendosi.
AP: Perché no! C’è l’area principale, dove abbiamo allestito il palco per gli incontri, poi c’è un ambiente per i laboratori-workshop, che si svolgono tutti i giorni tra le sei e le otto ore (divise in fasce mattutine e pomeridiane). Ieri [il 1 novembre, nda] per esempio si insegnava a crackare la storica Enigma, la famosa macchina per criptare messaggi “sconfitta” da Alan Turing, il primo grande hacker della Storia. Oggi si parlerà di orecchini.
LL: Orecchini?!
AP: Strutture matematiche, combinatoria, teoria dei gruppi. Non usiamo questi termini per non spaventare nessuno, ma sono alla base di raffinati disegni ornamentali riprodotti in orecchini indossabili.
LL: Come nasce Comics&Science, dalla volontà del fumetto di entrare nella scienza o della scienza di venire divulgata tramite il fumetto?
AP: Non vedo una gerarchia o una priorità tra i due aspetti, e forse non è nemmeno così importante personalizzare. Di fatto tutto nasce quando Roberto Natalini e io ci siamo conosciuti. Roberto è da oltre trent’anni un matematico applicato del CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre che un lettore di fumetti esperto e dispiaciuto per la mancanza di tempo per leggerli. Ha colto l’occasione di mettere insieme questa passione a livello professionale, aggiungendo alle sue attività anche quella della comunicazione scientifica col fumetto. Un’idea che lo ha galvanizzato: è così che siamo partiti lancia in resta, ormai una dozzina di anni fa.
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