Oltre che l’inizio di una raccolta organica delle storie di Gary e Spike questo volume è una celebrazione e un approfondimento dei personaggi, nati quarantacinque anni or sono come strisce umoristiche sul settimanale Vita Trentina.
Gary & Spike fanno parte della compagine dei funny animals, ma accanto all’umorismo insito nel genere le loro storie sono caratterizzate da una buona dose di avventura e da un dettagliato scrupolo documentaristico, tanto che l’autore definisce il proprio lavoro graphic journalism, definizione calzante anche se l’aspetto più godibile e immediato delle storie di Gary & Spike è assolutamente quello dell’intrattenimento, senza barbosità o intenti smaccatamente educativi.
Come da tradizione consolidata, i protagonisti sono una coppia di amici che si integrano a vicenda e generano un moto umoristico anche per loro differenze fisiche e non solo caratteriali: Gary è un placido cagnone bianco, Spike un chihuahua un po’ fumantino. La svolta imposta alla serie a fine anni Novanta, con cui i due diventano reporter per il Sensational Geographic, introduce massicciamente il tema del viaggio in luoghi esotici (anche se le tradizioni del Trentino ricorrono molto spesso), sancendo la piena maturità della serie: non più le strisce umoristiche con cui erano nati per passare poi ai paginoni su PosterGiovani ma racconti a fumetti lunghi e articolati, con una collana appositamente dedicata edita da Paolo Telloli, quello de Il Morto.
Tra i fumetti la parte del leone la fa Il Monito Rongo-rongo, storia in ventidue tavole dichiaratamente ispirata al film Rapa Nui in cui Gary e Spike vengono inviati sull’Isola di Pasqua per il consueto reportage, ma scoprono in maniera del tutto fortuita le preziose tavolette mancanti del Rongo-rongo, l’antica lingua locale realmente esistita, a cui viene dedicato un approfondimento: traducendole apprendono la storia dell’isola e del suo declino. Ovviamente, con un meccanismo collaudato, la parte relativa a questa storia viene resa con un fumetto nel fumetto che costituisce la parte principale dell’albo. Molte sequenze del film sono virate con successo in chiave umoristica.
Le tre storie rimanenti sono più brevi, dedicate all’esplorazione fantastica della Grotta di Aladino in Trentino (sette pagine), a un crossover metanarrativo con altri (impensabili!) personaggi dei fumetti (cinque pagine) e alla figura di Robert Musil in un determinato frangente della sua vita, omaggiando nel mentre anche la lingua mochena e i territori dove sopravvive (tredici pagine).
Pur essendo le storie di Gary e Spike quasi sempre autoconclusive, c’è una certa continuity data dal recupero di personaggi creati in precedenza come l’Ammiraglio Triglia e il Capitan Clavicola già visto altrove.
Lo stile di disegno di Fulber (al secolo Fulvio Bernardini) è morbido e modulato, dettagliato e molto espressivo. Nonostante il lasso di tempo in cui sono state realizzate queste quattro storie sia breve, il suo pennello asseconda le atmosfere delle singole avventure variando un po’ il tratto: alcune parti di Gary e il vento buono (la storia su Musil) sono ad esempio molto più asciutte che altrove, mentre l’omaggio all’underground di Gary e il varco di Puck richiede ovviamente un po’ di grottesco e deformità. La sinuosità dei suoi personaggi rende piuttosto conturbanti le figure femminili, che fosse o no nelle intenzioni dell’autore. Mi sfugge (e mi inquieta un po’) il motivo per cui il naso di Spike nei profili è posto a metà del muso e non in cima.
A differenza della loro pubblicazione originale, le storie già transitate sul cartaceo (Gary e il varco di Puck origina invece sul web) sono colorate. L’esito è efficace pur se anche Fulber, coadiuvato da Angela Vianello, si è lasciato occasionalmente andare alle lusinghe degli effettini, vedi la luminescenza delle pisoliti o il fumo di sigarette e spari.
Tra le curiosità che si apprendono leggendo gli articoli di collegamento tra i vari fumetti desta senz’altro interesse e soprattutto ammirazione il fatto che Fulber abbia collaborato nientemeno che con la mitica rivista Mad, anche se nella sua incarnazione inglese.
Avventure senza tempo è quindi un ottimo modo per conoscere l’autore e i suoi eroi per chi ancora non li conoscesse, mentre chi già apprezza Fulber potrà trovare qui le versioni a colori di alcuni episodi e soprattutto dei gustosi dietro le quinte sulla produzione e la storia di Gary & Spike e sul loro autore. Oltre che alle fiere di settore, è ordinabile da qui.
Titolo: Avventure senza tempo
Autore: Fulber
Anno di pubblicazione: 2022
Editore: autoprodotto
Formato: 20,8×27,6 cm
Pagine: 72
Prezzo: 18 euro
ISBN: assente (autoproduzione)
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