// stai leggendo...

Musica

David Garrett, quando il classico diventa rock

David Garrett, quando il classico diventa rock

Nigel KennedyIn principio fu Nigel Kennedy.
Kennedy è un violinista di Brighton, nato nel 1956 da una famiglia di musicisti. Fu un bambino prodigio, per quanto antipatica sia questa definizione, e come tanti piccoli geni approdò alla Juilliard School di New York quand’era ancora adolescente. A ventun anni suonò con la London Philarmonic Orchestra, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti. Ma nel 1984 ci fu un cambiamento decisivo: dalla musica classica (celebre la sua personale esecuzione delle Quattro Stagioni di Vivaldi) si avvicinò al jazz, e da lì al rock ed al pop.

Il resto, per i suoi fan, è storia nota. Nigel Kennedy che appare sul palco in smoking, ma senza camicia. Nigel Kennedy intervistato alla TV britannica mentre fa ciondolare il suo Stradivari come se fosse uno yo-yo. Nigel Kennedy che suona i Doors rivisitati da lui, salendo sul palco in anfibi, “chiodo” e decine di spillette. Nigel Kennedy che alterna la musica classica al rock, dando ad entrambe la stessa dignità. Nigel Kennedy che, oltre allo Stradivari, possiede anche un Guarnieri del Gesù.
Nigel Kennedy che fu snobbato e anche odiato da orchestre classiche, recensori, appassionati di musica classica per il suo anticonformismo, per aver osato contaminare generi apparentemente incompatibili.

Eppure…

Eppure Nigel Kennedy è stato forse il primo, ma sicuramente non sarà l’ultimo.

Mentre Nigel Kennedy suonava con i Berliner Philarmoniker nel 1980, in Germania, ad Aachen, il 4 settembre nasceva David Christian Bongartz. Suo padre è un giurista tedesco, Georg Bongartz, e la madre è una ballerina classica americana di origine scozzese, Dove Garrett. Un cognome decisamente più facile da pronunciare nel mondo, tanto da decidere, da grande, di adottarlo e diventare David Garrett.

David Garrett, come Nigel Kennedy, fu un altro bambino prodigio (e rieccola, questa antipaticissima definizione); cominciò a suonare il violino a quattro anni, vincendo ben presto concorsi e facendosi notare per la sua bravura, al punto da debuttare sul palco a nove anni e a essere già una stella a dodici, tanto da andare su e giù tra Londra e il resto d’Europa a suonare, a un’età in cui i suoi coetanei stavano appena imparando, probabilmente, che le sneakers con il velcro sono più comode di quelle con i lacci, spesso difficili da indossare per la scarsa manualità giovanile. Eh già. Non tutti sono bambini prodigio.

A diciassette anni, quando sempre quegli stessi coetanei cominciavano a guardarsi attorno con l’ormone impazzito e a scoprire le prime cotte, David se ne va di casa per iscriversi al Royal College of Music di Londra. L’esperienza, però, non fu del tutto positiva. Dopo appena qualche mese, la “relazione complicata”, per dirla in linguaggio Facebookiano, tra David e il Royal College si interruppe, e David lasciò il College, ma non lo studio del violino. Infatti, nel 1999 si trasferì a New York per iniziare una nuova avventura alla Juilliard School, la stessa di Nigel Kennedy, per capirci, dove si diplomò nel 2004, non senza essersi messo in evidenza per la sua bravura esecutiva e compositiva. In quel periodo, però, David non si limitò a suonare, studiare, comporre ed impressionare gli insegnanti; per arrotondare i suoi guadagni lavorò anche come modello, visto che il fato aveva deciso che il giovane violinista non dovesse essere “solo” bravo, ma anche straordinariamente bello.

David Garrett

Come Nigel Kennedy, anche David cominciò ben presto a suonare con uno Stradivari: la prima volta a undici anni, quando si esibì per il Presidente tedesco che gli permise di suonare con questo strumento; in seguito, però, comprò uno Stradivari per sé, e ora possiede, tra gli altri, anche un Guarnieri del Gesù, proprio come Kennedy.

La sua carriera discografica iniziò incredibilmente presto, quando incise due CD a tredici anni, per la Deutsche Grammophon con la quale firmò un contratto in esclusiva.

Da qui in poi fu un susseguirsi di successi: incisioni di musica classica, esibizioni sotto la direzione dei più grandi Maestri, concerti in tutto il mondo, anche come ospite per celebrare musicalmente gli eventi più importanti dei vari Paesi che lo volevano e lo corteggiavano per la sua bravura.

Nel 2008 Garrett pubblicò il suo album Encore, insieme alla sua rock band composta da un batterista, un chitarrista e un tastierista. Fu l’album della sua svolta rock: il CD includeva le sue personali rivisitazioni di brani dei Queen, di Michael Jackson, la colonna sonora del film Pirates of the Caribbean, oltre a brani appartenenti alla tradizione della musica classica.

Fu la definitiva consacrazione di questo eclettico musicista che sa coniugare la modernità al mondo classico, e che fece avvicinare anche gli ascoltatori più giovani alla musica considerata d’élite.

Nel 2011 presentò al pubblico la sua personale versione di Smell Like Teen Spirit dei Nirvana, ottenendo grande successo.

David GarrettDavid, in breve tempo, si è imposto all’attenzione del grande pubblico con il suo mix particolare di musica rock eseguita con la sua band e con le grandi orchestre. Le sue esibizioni live attraggono migliaia di spettatori di ogni età e gusto, passando con apparente indifferenza da Paganini ai Queen, da Bach a Paul McCartney, dalla musica popolare greca e italiana ai Led Zeppelin (eccezionale è la sua versione di Kashmir degli Zeppelin). Grazie alla sua incredibile abilità, unita a un’indubbia avvenenza fisica, riesce a conquistare il cuore del pubblico più omogeneo.

Come Nigel Kennedy, David Garrett è anticonvenzionale anche nel suo aspetto e nel look che adotta sul palco. I suoi spettacoli sono un trionfo di musica ai più alti livelli e di scenografie spettacolari, con fiamme, luci, incredibili esecuzioni sospeso nell’aria. Coinvolge il pubblico apparendo, all’inizio dei concerti, all’improvviso in mezzo agli spettatori, o facendo salire sul palco con lui giovani e fortunate signore dell’audience a cui dedica un brano.

I suoi concerti vengono spesso ripresi e pubblicati in DVD o BluRay, come nel tour di Rock Revolution (concerto di Berlino) o di Unlimited, filmato all’Arena di Verona.

In mezzo alla sua frenetica attività, Garrett è stato anche l’attore protagonista di The Devil’s Violinist, dove interpreta Niccolò Paganini.

È attivo sui social media, con una pagina Facebook e un profilo Instagram (davidgarrettinsta) che vanta più di duecentosettantanovemila follower.

Ha appena pubblicato anche la sua autobiografia, Wenn ihr wüsstet, per ora disponibile solo in lingua tedesca, ma auspicabilmente presto disponibile anche in inglese.

Negli ultimi due anni, David Garrett ha dovuto sospendere, come tutti gli altri musicisti, la sua attività live a causa della pandemia, ma il tour cancellato dovrebbe riprendere nel maggio 2022, dove, tra le altre date, si esibirà il 12 maggio a Conegliano Veneto, alla Zoppas Arena (i biglietti per tutte le date italiane sono già disponibili per l’acquisto on line).

Un’occasione più unica che rara per deliziare tutti i sensi degli spettatori, con uno spettacolo che appaga la vista, l’udito e la mente.

Per dimostrare che le uniche barriere della nostra vita sono quelle mentali.

David Garrett

Commenti

Non ci sono ancora commenti

Lascia un commento

Fucine Mute newsletter

Resta aggiornato! Inserisci la tua e-mail:


Leggi la rubrica: Viator in fabula

Articoli recenti

Doc nelle tue mani 3: che il flashback sia con voi (fino allo sfinimento)

Doc nelle tue mani 3: che il...

Trieste Film Festival 2024

Trieste Film Festival 2024

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (II)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (I)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro Stabile Sloveno di Trieste

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro...

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con Pera Toons

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con...

Lucca (meno) Comics & (più) Games 2023:...

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide Barzi

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide...

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a Matteo Pollone

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a...

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad Andrea Plazzi

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad...

I quarant’anni della “scatola rossa”

I quarant’anni della “scatola rossa”

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995): la letteratura come seduzione

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995):...

Good Omens 2: amore e altri disastri

Good Omens 2: amore e altri disastri

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen King

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen...

The Phantom of The Opera per la prima volta in Italia

The Phantom of The Opera per la...

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia del 1907

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia...

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Tutto il mondo è un Disco

Tutto il mondo è un Disco

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di noia profonda

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di...

Sanremo anche no

Sanremo anche no

Trieste Film Festival 2023: cortometraggi

Trieste Film Festival 2023: cortometraggi

Casomai un’immagine

akroama 35 03 vivi-10 26 10 murphy-36 murphy-33 murphy-21 murphy-05 murphy-01 pm-26 mis-pre2 tav1 cip-09 mar-29 cas-02 acau-gal-14 g piccini_18 piccini_02 bis_III_01 bon_02 thole-09 kubrick-53 kubrick-5 kubrick-37 th-46 th-05 viv-28
Privacy Policy Cookie Policy