// stai leggendo...

Omnia

La coccinella e il gatto nero

La coccinella e il gatto nero

Incontro con Thomas Astruc

LadyBugA Trieste diciamo che le coccinelle portano fortuna e i gatti neri sfortuna, ma non siamo i soli. Su questa base hanno addirittura sviluppato una serie televisiva di cartoni animati. Miraculous è una produzione internazionale in cui i protagonisti sono due supereroi che incarnano le due figure: la coccinella/Ladybug è fortunata e trova sempre il modo di risolvere le situazioni che affronta, mentre il gatto nero/Chat Noir ha dei poteri distruttivi.

I nuovi episodi della seconda stagione di Miraculous sono partiti su Super! il diciotto novembre e il canale in chiaro ha colto l’occasione per invitare il creatore della serie a Lucca. Oltre agli incontri col pubblico ha anche presenziato una conferenza stampa per i giornalisti.

Il barbuto Thomas Astruc viene dall’animazione e ha collaborato a Totally Spies e W.I.T.C.H., oltre ad aver fatto lo storyboarder per i film Wasabi e Asterix e Obelix: Missione Cleopatra. Di Miraculous – Le Storie di Ladybug e Chat Noir è ideatore, sceneggiatore e regista. La serie animata è una produzione internazionale in cui sono coinvolti ZagToon, Method Animation, Toei Animation, Samg Animation, SK Broadband e DeAgostini Editore S.p.a.: una varietà di nazioni che si riflette anche sui personaggi e le storie della serie, che ha un’estetica e un soggetto adatti a molti Paesi.

La protagonista è la supereroina Ladybug, che nella vita normale è l’adolescente goffa Marinette Dupain-Cheng (di padre francese e madre cinese) a cui il destino ha affidato il kwami, cioè lo spirito guida, della coccinella. Per suo tramite può trasformarsi in Ladybug e ottenere una grandissima agilità e il potere di purificare le “akuma”, cioè le farfalle caricate di sentimenti negativi che permettono al malvagio Papillon di trasformare dei cittadini parigini in mostri o supercattivi sfruttando la loro frustrazione o i loro momenti di debolezza.

In questa crociata viene aiutata da Chat Noir, un supereroe maschio che in realtà è Adrien, il ragazzo che Marinette ama nella vita reale e che a sua volta, dopo aver indossato la maschera, è innamorato di Ladybug. Un valore aggiunto alla narrazione è il metodo con cui Ladybug sconfigge i nemici: un’intuizione che le fa scegliere degli oggetti apparentemente casuali da usare insieme, un modo per coinvolgere gli spettatori che si chiederanno come riuscirà a combinarli.

Astruc a Lucca

Astruc esordisce dicendo che non pensavano che Miraculous avrebbe avuto così tanto successo, in soli quattro anni è cresciuto tantissimo in tutto il mondo nonostante il pubblico preferisca sempre i soliti brand già consolidati da anni.

Ci svela poi le origini della supereroina Ladybug, molto simpatiche: a Thomas Astruc piacciono i supereroi, nello studio dove lavoravano a W.I.T.C.H. c’era una ragazza che un giorno era venuta al lavoro con una maglietta con una coccinella e cominciarono a scherzarci sopra, a scambiarsi post-it con degli schizzi che interpretavano in modi diversi la coccinella, come si fa di solito negli studi d’animazione. E così è venuta fuori anche un’interpretazione supereroistica che è stata la base per Ladybug.

Astruc ci svela anche il motivo per cui è molto attento ai personaggi femminili e perché la protagonista di Miraculous è una ragazza: le storie che hanno per protagoniste delle donne o delle ragazze hanno il vantaggio di offrire un ventaglio più ampio di possibilità di argomenti da trattare. Nelle storie di Miraculous non c’è solo il classico scontro tra i buoni e i cattivi, ci sono romanticismo, commedia, umorismo. E poi si dichiara con entusiasmo un sostenitore del Woman First.

Per il futuro non fa spoiler, anticipa però che espanderanno l’universo della serie andando anche fuori Parigi, oppure mostrando delle parti poco note di Parigi.

Nel corso della conferenza stampa sorge la domanda prevedibile sulle motivazioni della varietà etnica dei personaggi di Miraculous, che presentano anche delle fisionomie molto diverse (i protagonisti sono supereroi e quindi sono magri e atletici, ma ci sono figure più rotonde, più muscolose, più magre, ecc. fino a contemplare anche dei diversi gruppi giovanili come gli emo, i rapper, i modaioli, gli sportivi, ecc.). Astruc dice che cerca sempre di limitare gli stereotipi e i cliché, ma confessa con un aneddoto che, nonostante queste premesse, anche lui e i suoi collaboratori possono scadere nello stereotipo: ad esempio, a un certo punto, mentre scriveva l’episodio Bodydouble, si è reso conto che tutti i ruoli di potere nella storia erano occupati da maschi. Una volta accortosi del problema ha cambiato rotta.

Questa situazione viene riassunta da un commento illuminante dell’autore: alla fine non è una lotta contro i produttori e/o i distributori per farsi accettare un soggetto, ma contro noi stessi. Siamo noi, anche involontariamente, a ragionare per stereotipi.

Miraculous (personaggi)

Commenti

Non ci sono ancora commenti

Lascia un commento

Fucine Mute newsletter

Resta aggiornato! Inserisci la tua e-mail:


Leggi la rubrica: Viator in fabula

Articoli recenti

Doc nelle tue mani 3: che il flashback sia con voi (fino allo sfinimento)

Doc nelle tue mani 3: che il...

Trieste Film Festival 2024

Trieste Film Festival 2024

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (II)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Lascia che la carne istruisca la mente: Intervista a Anne Rice (I)

Lascia che la carne istruisca la mente:...

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro Stabile Sloveno di Trieste

Nel castello di Giorgio Pressburger al Teatro...

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con Pera Toons

Lucca Comics & Games 2023: Incontro con...

Lucca (meno) Comics & (più) Games 2023:...

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide Barzi

Lucca Comics & Games: Intervista a Davide...

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a Matteo Pollone

Lucca Comics & Games 2023: Intervista a...

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Il futuro (forse) del fumetto: Martin Panchaud

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Femminismo all’ombra dello Shogun: Camille Monceaux

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad Andrea Plazzi

Lucca Comics & Games 2023: Intervista ad...

I quarant’anni della “scatola rossa”

I quarant’anni della “scatola rossa”

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: River

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Trieste Science + Fiction Festival 2023: cortometraggi

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995): la letteratura come seduzione

Il fiore del mio segreto (Almodóvar, 1995):...

Good Omens 2: amore e altri disastri

Good Omens 2: amore e altri disastri

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen King

The Plant: il romanzo incompiuto di Stephen...

The Phantom of The Opera per la prima volta in Italia

The Phantom of The Opera per la...

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia del 1907

Pélleas e Mélisande di Claude Debussy: parodia...

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Prigionieri dell’oceano (Lifeboat) di Alfred Hitchcock

Tutto il mondo è un Disco

Tutto il mondo è un Disco

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di noia profonda

Il commissario Ricciardi 2: quattro puntate di...

Sanremo anche no

Sanremo anche no

Trieste Film Festival 2023: cortometraggi

Trieste Film Festival 2023: cortometraggi

Casomai un’immagine

opla2 cornell-88 Urs Fischer vivi-03 esplosa-03 sla-gal-1 18 09 galleria11 murphy-34 murphy-27 pm-08 p2 holy_wood_01 religioni1 mar-22 cas-02 bav-08 34 26 bis_IV_02 ruz-12 industrialintelligence kubrick-52 kubrick-32 kubrick-30 kubrick-10 22 pck_13_cervi_big viv-19
Privacy Policy Cookie Policy