Farebbero tutti silenzio
Regia: Andrea Zambelli
Produzione: Malamela: co Andrea Zambelli, via Castra1, Alemenno S.Salvatore, Bergamo, tel. 035642899 o 347 0036003, [email protected], doc. Italia, 2001
Montaggio: Luca Gasparini
Fotografia: Andrea Zambelli
Distribuzione: Malamela
Formato: Mini-dv
Durata: 28′
Andrea Zambelli, pur adottando la forma del documentario, illustra le vicende degli Ultrà atalantini come fossero una fiction. La ricerca che l’autore fa su una realtà a volte troppo condizionata e alterata dai mass media, non si limita solamente a suscitare il riso (il sorriso) quando si fanno sentire i pesanti accenti bergamaschi della tifoseria nerazzurra, ma impone un’interessante riflessione per lo spettatore, che potrebbe non aver mai assistito così da vicino a questo fenomeno para-sportivo.
Il filmato non ha una narrazione definita e cronologica. Il regista raccoglie le testimonianze più rappresentative di alcuni tra i capi-ultrà dell’Atalanta. Il montaggio, parallelo e discontinuo rende il racconto divertente e gradevole da seguire. Tuttavia ciò che più colpisce il pubblico è proprio la vera identità di una massa che si trova ogni domenica al centro del mirino. La ‘fede’ è l’aggettivo che meglio descrive l’unica forza motrice del gruppo, la fede per la squadra. Spesso il tifoso intervistato spiega come “aspetta morbosamente” la fatidica domenica per andare allo stadio e festeggiare, non soltanto la sperata vittoria, ma anche la propria gioia di vivere. “Lavoriamo tutta la settimana cercando anche di raccogliere quei pochi soldi per andare in trasferta”. Indubbiamente la riflessione è aperta a qualsiasi tipo di interpretazione psico-sociologica: chi sono gli ultrà, qual è la loro estrazione sociale, dove lavorano, che interessi (a parte la squadra) hanno, il perché degli innumerevoli scontri con le forze dell’ordine. L’unica considerazione che ci limiteremo a sostenere è che si tratta di un branco (formidabili le inquadrature che illustrano ‘l’avanzamento’ degli scooteristi in direzione dello stadio (non vorremmo esagerare, ma le immagini ricordano gli elicotteri di Apocalypse Now, qualche riferimento), compatto e tenace.
Un buon lavoro, quello di Zambelli, che in forma obiettiva ci apre gli occhi su un mondo ancora da scoprire e capire.
Filmografia del regista: Andrea Zambelli (1975) gira il suo primo documentario nel 1998, Spazio e Giovani sul Territorio. Egli ha sempre rivelato un grande interesse per le tematiche di tipo sociale, infatti ha sempre lavorato all’interno di spazi autogestiti. Nel 1999 entra a far parte del gruppo “White Industry”, proveniente dalla video-art, con cui gira alcuni corti; tra glialtri Autolinee (menzione speciale al Festival di Imola e OGR). Partecipa, come assistente alle riprese e responsabile delle riprese digitali, al lungometraggio Lo Scippo di M. De Pascale, presentato al Festival di Torino nel 2001. Nel 2001 gira il documentario Farebbero Tutti Silenzio. Nel 2002 incomincia a lavorare con la Indymedia Italy con la quale si reca in Palestina per la creazione di un documentario sull’occupazione israeliana.
Fonte: il sito ufficiale del Festival di Bellaria
martina palaskov begov
Visto a Bellaria film festival ne vorrei acquistare una copia. É possibile?